Scultori senz’arte, si comincia con Pomodoro

A Villa Recalcati inaugurata la rassegna scultorea che celebrerà artisti di importanza primaria legati al territorio per nascita, formazione o occasioni di lavoro

C’era tutto il mondo della cultura e dell’arte varesina all’inaugurazione della mostra “Gio’ Pomodoro” che ha aperto i battenti questa sera nel parco di Villa Recalcati. A faregli onori di casa il presidente della Provincia Dario Galli e l’assessore provinciale alla cultura e al territorio Francesca Brianza.

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Prima esposizione del progetto “Scultori a Villa Recalcati”, la mostra è stata presentata dal curatore Flaminio Guardoni, mentre il taglio del nastro è stato affidato alla moglie di Pomodoro. In prima fila accanto a loro c’erano Vittorio Frattini, Giancarlo Sangregorio, Nino Cassani, ossia il precursore ideale della rassegna con la personale della scorsa estate tenutasi proprio nei giardini di Villa Recalcati, e due degli autori le cui esposizioni seguiranno quella di Pomodoro insieme a quelle di Vittorio Tavernari e Carlo Zauli.

Cinque artisti di importanza primaria legati al territorio per nascita, formazione o per occasioni di lavoro. E proprio il lavoro portò il marchigiano Gio’ Pomodoro a gravitare intorno al laboratorio milanese di Lucio Fontana. Da qui un legame strettissimo con Varese che arriva fino all’estate del 1991, quando venne inaugurato il complesso monumentale Luogo dei Quattro Punti Cardinali all’interno del parco pubblico di Taino. Per quanto invece riguarda il legame tra la scultura e il territorio, come ha ricordato Dario Galli, «spesso si trattava di artigiani di bottega, provenienti dal lavoro delle cave, gli "scultori senz’arte", nella nostra lingua conosciuti come i picasass, ma seppero arrivare dalle cave alle grandi cattedrali distinguendosi per il notevole spessore aristico».

All’inaugurazione erano presenti anche la figlia di Tavernari e il figlio di Pomodoro. Tra il pubblico, numerosi artisti locali, tra cui lo scultore Lorenzo Martinoli e il pittore Silvio Monti, si mescolavano tra i tanti rappresentanti degli enti locali del territorio. Curata da Flaminio Guardoni, la mostra sarà visitabile fino al 29 agosto con ingresso gratuito. All’interno della villa sono esposte opere più piccole e documenti che testimoniano il lavoro dell’artista.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Giugno 2010
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