“Soldi alla Bosina, un’ingiustizia per la scuole varesine”

Il finanziamento romano destinato alla scuola di Bossi fa insorgere il partito Democratico che ricorda come da un anno i genitori stiano lottando contro la chiusura delle scuole elementari pubbliche

Il provvedimento è di aprile, diciamo che pochi se n’erano accorti, ma adesso che tutti lo sanno, ecco che fioccano i commenti,. Nella cosiddetta legge mancia, c’è anche un bel contributo di 800mila euro per la scuola (privata) Bosina di Varese, l’istituto voluto dalla Lega Nord. E’ l’unico intervento di quella legge per la città, dove le scuole elementari stanno per essere razionalizzate, i soldi per aule e strade sono davvero pochi e il Pd coglie la palla al balzo per criticare il carroccio: «Questa legge la consideriamo vergognosa – attacca Emiliano Cacioppo, capogruppo del partito di opposizione in consiglio comunale – perché per mesi abbiamo parlato di tagli alle scuole di Varese, con rischi di chiusure, poiché di soldi non ce n’erano più. Ora sappiamo che mentre si toglie il diritto a migliaia di ragazzini delle scuole pubbliche di frequentare aule decenti e ristrutturate, da altre parti spuntano vantaggi per un’unica scuola che, forse, di 800mila euro di contributi non sa cosa farsene».
Cacioppo coinvolge nella critica anche gli amministratori della Lega Nord: «Il sindaco Fontana continua a ricordare che non ci sono soldi ma poi ecco che per qualcuno i soldi il parlamento li trova – spiega – Ma allora perché la scuola della Lega sì e le altre no? Sembra un assurdità, una beffa a chi avrebbe diritto a frequentare scuole pubbliche, moderne e laiche, e non magari scuole che hanno una ispirazione di partito».
Eppure si potrebbe obiettare che la scuola Bosina ha un gradimento molto alto e che negli ultimi anni è arrivata a contare fino a 300 iscritti, una realtà importante per la città, oltretutto parificata.
«Si ma per carità – osserva l’esponente del Pd – però non possono essere penalizzati tutti gli altri»
Il contributo tuttavia viene da Roma, mentre i problemi di denaro per le scuole varesine riguardano il comune e la regione. «Ma tutte le scuole pubbliche dovrebbero averlo – continua Cacioppo – perché se vivessimo in una situazione dove le scuole varesine prosperano, se le strutture scolastiche fossero di tipo svizzero, allora si potrebbe discutere di contributi alle parificate, ma, come sappiamo, le cose non stanno così. Con quei soldi si potrebbero fare fognature, strade e altro, visto il comune non ha le capacità economiche in questo momento. E invece è stata fatta una scelta scellerata e partitocratrica».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Luglio 2010
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