Enrico Letta festeggia i 25 anni della Festa Democratica

Partecipazione” e “socialità” sono le parole d’ordine del vicesegretario nazionale del Pd passato a a festeggiare con gli organizzatori della festa più lunga d’Italia il loro 25esimo compleanno

Enrico Letta alla festa democatica “Partecipazione” e “socialità” sono le parole d’ordine del vicesegretario nazionale Enrico Letta, venuto a Varese – all’interno di un tour de force che l’ha portato in un pomeriggio da Novara a Schiranna e poi a Desenzano – a festeggiare con gli organizzatori della festa più lunga d’Italia il loro 25esimo compleanno.

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«Le nostre feste fanno rivivere la città, il paese. Sono luoghi di socialità: e i luoghi di socialità sono merce preziosa, merce rara – ha spiegato Letta al numeroso pubblico che l’ha accolto, aspettando in certi casi più di un’ora –  La rete e gli strumenti di internet sono fondamentali e positivi rendono la politica più trasparente e partecipata. Ma la politica alla fine si fa con la socialità, con il guardarsi reciprocamente negli occhi».

Letta è profondamente convinto della teoria che sostiene in questo particolare compleanno:
«Sto girando molto le feste in questi tempi: sia in quelle da migliaia di persone sia dove i partecipanti sono 100. E in tutti questi appuntamenti la cosa più importante è il dialogo con le persone: per capire davvero cosa potrebbe essere fatto meglio non c’è sondaggio che possa comparare la forza del dialogo che avviene tra chi partecipa a questo genere di cose».

Lo sanno bene, ad esempio Bassano Falchi, Luca Radice, Donatella Bertin, che guidano la festa provinciale: «Passando dai quattro tavoli di 35 anni fa al ristorante di adesso» spiega Donatella, che non solo è la coordinatrice della festa varesina, ma è anche una volontaria con 25 anni di “anzianità”. Mentre Luca Radice – coordinatore di tutte le feste provinciali – ne ricorda le trasformazioni e l’adattamento ai tempi «Pensato seguendo la necessità che questo punto di incontro e scambio continuasse a vivere ed espandersi».

Bassano Falchi ricorda infine come «L’anno scorso abbiamo chiuso la festa con 60mila presenze e più di 30mila pasti erogati. E il merito di questi straordinari nomeri è della nostra coordinatrice e dei circa 200 volontari che girano attorno a questa festa, che è la più lunga d’Italia. Varese con Firenze, Modena e Vigevano sono lo zoccolo duro delle feste democratiche italiane».

Le quattro “superfeste” si incontreranno proprio a Vigevano, per fare il punto della situazione di una attività che arriva da lontano: «La festa è ormai un momento di incontro che va aldilà dei partiti che l’organizzano. è conosciuta e frequentata anche aldilà dei suoi scopi iniziali – spiega Stefano Tosi, consigliere regionale del Pd – Però è necessario ricordare questo scopo, il senso della festa: che è fatto per finanziare il lavoro del partito, per continuare a fare politica. L’autonomia finanziaria e quindi politica del PD è data dalle feste, e noi dobbiamo ringraziare chi lavora ogni giorno per questo».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Luglio 2010
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