Legambiente: “Bandiera nera a Ponte Tresa”
L'associazione del cigno verde ha assegnato il poco ambito riconoscimento alla cittadina di confine: "Stanno svendendo la costa". Positivo il giudizio sul recupero dell'area Svit
Il comune di Lavena Ponte Tresa sta svendendo il proprio territorio, in maniera scellerata e svantaggiosa. Questa l’accusa con cui Legambiente consegna la bandiera nera, il poco ambito riconoscimento che l’associazione attribuisce ai nemici dell’ambiente, all’amministrazione comunale.
"Giù le mani dalla costa" il messaggio dello striscione srotolato dagli attivisti di Legambiente questa mattina in località Le Cantine per dimostrare il dissenso nei confronti delle scelte operate dal consiglio comunale.
"L’amministrazione comunale di Lavena Ponte Tresa non si distingue da altre realtà presenti sui laghi lombardi toccati finora da Goletta dei laghi. La bandiera nera sottolinea il dissenso di Legambiente sulla politica miope di questa amministrazione. Chiediamo pertanto di rivedere la politica di gestione del territorio -conclude Legambiente -, mettendo al primo posto il valore per l’ambiente e il paesaggio che, soprattutto in quest’area caratterizzata da una fragilità idrogeologica, ha bisogno di cura e attenzione quale presupposto per la valorizzazione e promozione turistica."
"Dall’osservazione della carta topografica del Comune, salta subito all’occhio una crescita di costruzioni intorno ai due agglomerati del centro storico – commenta Milena Nasi Benetti, presidente del circolo Legambiente Ceresium -. E’ evidente la mancanza di armonia nell’urbanizzazione del territorio che si riflette anche sulla composizione e i comportamenti sociali, in quanto mancano spazi verdi pubblici organicamente collegati che l’amministrazione comunale ha ceduto sotto l’emergenza di fornire sempre più ampi parcheggi. Quel che è sfuggito ai pianificatori del passato, presi dall’emergenza di garantire alloggi alla popolazione sempre crescente, – aggiunge Nasi Benetti – continua a sfuggire ai pianificatori di oggi, tempo in cui l’emergenza abitativa è stata sostituita da spinte speculative e dalla necessità di fare cassa. Particolarmente preoccupante è la pratica che le diverse amministrazioni che si sono susseguite negli anni a Lavena Ponte Tresa hanno adottato: la realizzazione o l’ampliamento di aree commerciali in cambio del compimento di opere pubbliche. L’ultimo esempio è la realizzazione del centro commerciale in via Colombo Alta (un complesso di 14.800 m3) che ha compensato con l’edificazione di una sala polivalente e spazi per le associazioni locali. Inoltre, un paese che vuole puntare sul turismo, ad oggi non ha una spiaggia pubblica balneabile, né ha cura di rivalutare e recuperare le costruzioni tipiche del nucleo storico."
Alcune scelte dell’amministrazione comunale piacciono a Legambiente come l’intenzione al risanamento dell’inquinamento idrico, con la messa a norma del depuratore, ma non seguito nella realtà dei fatti da interventi risolutivi sulla rete. Plauso inoltre, agli amministratori per aver avviato il recupero dell’ex deposito SVIT che, finalmente, dopo molti annunci, sta trovando realizzazione.
La Goletta dei Laghi di Legambiente è la campagna nazionale per il monitoraggio scientifico delle acqua lacustri. I risultati dei campionamenti saranno presentati in conferenza stampa venerdì 23 luglio prossimo alle ore 11.00 a Varese, presso la sede di Legambiente Varese, in piazza De Salvo 8.
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