Pedofilo adescava baby calciatori con la scusa di un provino

Arrestato con ordinanza di custodia cautelare un 70enne che faceva l'arbitro al Csi e che è stato in passato allenatore di squadre giovanili della città e dintorni

Il calcio era la scusa per adescare ragazzini: l’ex allenatore diceva di avere conoscenze in società importanti e in cambio chiedeva prestazioni sessuali; sesso orale e masturbazione. Era conosciuto nell’ambiente dello sport locale e attualmente, per hobby, faceva l’arbitro nei tornei del Csi, la federazione degli oratori. E’ stato arrestato con l’accusa di abusi sessuali aggravati in danno di minori. 70 anni, in passato era stato nello staff di squadre giovanili a Varese e nei dintorni; il suo vizio era sempre lo stesso. Lo ha tradito una telefonata, ascoltata dalla cognata, casualmente, un giorno di qualche mese fa:
L’indagine nasce così. La donna è in allarme e sobbalza quando sente che l’uomo fare espliciti riferimenti sessuali al telefono. Promette, in cambio, un provino a Milanello. Fissa poi un appuntamento in piazzale Kennedy, a Varese, nella zona della stazione. E’ la scintilla che fa scattare la denuncia, la testimone infatti ha da tempo colto una serie di voci su quel cognato che adescherebbe i ragazzini sui campi di calcio. Corre in questura e spiega tutto quello che ha sentito.
Gli agenti seguono l’uomo e verificano che, effettivamente, si incontra in auto con un 15enne. Il pm Massimo Baraldo ottiene il permesso di mettere sotto intercettazione il telefono: le conversazioni con minorenni registrate sono diverse e tutte con minorenni adescati in ambiente calcistico. Vi sono argomenti esplicitamente sessuali, lusinghe e promesse di trasferimenti e provini in squadre blasonate. Gli incontri avvengono tutti nell’auto dell’indagato, in zona appartate, nel piazzale della Schiranna, o nel piazzale in zona stazioni ferroviarie.. Stando a quanto appurato dalla Polizia – che ha diffuso oggi la notizia dell’arresto – i rapporto con minorenni sono stati diversi negli ultimi anni. Lo si evince da ulteriori testimonianze. Il pm e la squadra mobile convocano in questura almeno 4 ragazzi minorenni, uno dei quali aveva 13 anni quando fu adescato, e un’altro che oggi è maggiorenne ma aveva 9 anni quando fu oggetto di attenzioni. Espongono i fatti, sono storie del tutto identiche. Venivano avvicinati, e con lusinghe permesse di provini calcistici, ricevevano avances sessuali, proposte di guardare insieme film porno, fumetti erotici e subivano atti sessuali. L’ordinanza è stata firmata dal gip Cristina Marzagalli. L’uomo sarà interrogato nelle prossime ore.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Luglio 2010
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