“Ci ha insegnato ad amare le stelle”

Le prime reazioni alla scomparsa del professor Salvatore Furia. Una commozione generale ha investito la città

Raffaele Cattaneo, assessore regionale: Uno studioso appassionato e insieme un uomo capace di cogliere sempre ciò che di buono e positivo c’è nella realtà". Così l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, ha voluto ricordare il professor Salvatore Furia. "Nell’esprimere il mio cordoglio e la mia vicinanza nella preghiera ai familiari e a tutti i suoi collaboratori – ha aggiunto Cattaneo – penso con grande riconoscenza a un uomo e a un amico che, pur venendo dalla Sicilia, ha saputo rappresentare l’anima della nostra terra prealpina come pochi altri. Mi piace ricordarlo non solo per la tenacia e la passione con cui ha condotto la sua attività scientifica, lasciandoci un’eredità straordinaria come il Centro Geofisico Prealpino e la Cittadella delle Scienze al Campo dei Fiori, ma anche per la sua capacità di cogliere sempre l’aspetto positivo che c’è in ogni cosa". "Oggi Varese piange la scomparsa di un grande uomo – ha concluso Cattaneo – la sua voce che al ‘Gazzettino Padano’ della Rai apriva le giornate con un invito a ‘pensare positivo’ nonostante il meteo era uno sprazzo di sereno che ci mancherà moltissimo.

Il presidente di Confcommercio Milano e Lombardia Carlo Sangalli: Furia aveva una straordinaria carica di umanità che ogni mattina riusciva a trasmettere agli ascoltatori invitando ad avere quei pensieri positivi oggi più che mai necessari per affrontare i tempi difficili che stiamo vivendo.

Luisa Oprandi, anche a nome dei consiglieri provinciali del Pd: Qualche anno fa, in una mostra fotografica dedicata alla città di Varese, tra tante immagine esposte una ritraeva un giovanissimo Salvatore Furia, fotografato da mio padre alle prese col “suo” telescopio. Erano gli anni Sessanta e il prof aveva attivato il progetto della Cittadella delle Scienze, centro interessantissimo a livello scientifico, ma anche importante luogo di formazione e di crescita per i giovani. Ricordo Marco, mio coetaneo e compagno di liceo, che già trent’anni fa trascorreva ogni fine settimana all’Osservatorio, diventato la sua seconda casa, un luogo di amici dove adulti e giovani crescevano e camminavano assieme. Attorno al “professore” si è creato infatti negli anni un ricco mondo di relazioni umane, riferimento per tante ragazze e ragazzi. . Quello della Cittadella è stato pertanto anche un bellissimo progetto di vita collettiva, una valorizzazione della dimensione civica, della relazione umana e del servizio al territorio. Anche di questo credo sia importante oggi dire grazie a Salvatore Furia: per avere sostenuto e il valore della formazione e della cultura come strumenti di crescita della persona e della comunità. Un grazie che esprimo anche a nome dei consiglieri provinciali del Partito Democratico

Paolo Rossi: Un non varesino che ha amato Varese come se fosse la sua terra. Un amore generoso ed assoluto, un amore per il quale ha dedicato tutta la sua intelligenza e la sua vita. Un uomo che ‘ha fatto molto’, anche se troppo spesso lasciato solo, con la sua volontà, con la sua forza e con le sue sole energie Questo amore incondizionato ha dato lustro al nostro territorio, ha entusiasmato generazioni, ha valorizzato la bellezza dei nostro sito. Ha aiutato noi varesini ad amare la nostra natura. Grazie.

Marco Sartori: Ho appreso con profonda tristezza la notizia della morte del professor Salvatore Furia. La sua voce calda guidava il risveglio di tutti noi che ogni mattina lo ascoltavamo mentre leggeva le previsioni del tempo al "Gazzettino Padano" della Rai". 
"E’ senza dubbio grazie al suo impegno e alla sua passione che moltissimi hanno imparato ad amare i segreti del cielo e delle stelle. E al professor Furia, in questo momento di grande commozione, va il nostro più sincero ringraziamento per tutto quello che ha fatto. Siamo certi che questa notte, durante la quale moltissimi saranno con il naso all’insù per osservare le stelle cadenti, nel firmamento brillerà una stella più luminosa delle altre".

Gaspare Morgione: "Con Salvatore Furia scompare un uomo  esemplare,  scienziato e poeta, cantore della natura,  suscitatore di idee e di eventi, cultore appassionato di ogni cosa buona e giusta. Un amico carissimo, dal cuore grande. Nessuno potrà sostituirlo. Da oggi Varese è più povera".

Il Direttore Generale dell’ospedale di Circolo Walter Bergamaschi ricorda che Salvatore Furia aveva accettato di buon grado di diventare "testimonial" dell’ospedale di Circolo. Ricoverato per ictus l’anno scorso, aveva trascorso un lungo periodo di degenza. Ma, aveva detto, era contento di vedere dalle finestre della sua stanza il Campo dei Fiori: "Era un uomo molto legato al territorio – ricorda Bergamaschi – e al Circolo ha detto che si era trovato bene e si era sentito a casa. Una testimonianza molto importante per noi, perché l’apprezzamento arrivava da un uomo sensibile e di cultura".

morto salvatore furiaIl sindaco Attilio Fontana: «Sono molto dispiaciuto per la morte del professor Salvatore Furia. Un uomo che ha dato moltissimo a Varese, alla città che amava definire "la mia Varese". Infaticabile e appassionato in tutto ciò che faceva, ci ha lasciato tanti insegnamenti, soprattutto l’esempio dell’impegno civile e della dedizione al miglioramento e alla crescita della comunità. Lo ricorderò sempre con affetto e con immensa stima: Varese, grazie a lui fondatore nel 1956, ha la Società astronomica Schiaparelli, un osservatorio e una cittadella scientifica all’avanguardia, ed i varesini, ma anche i lombardi grazie all’appuntamento quotidiano con il Gazzettino Padano, avevano in lui un punto di riferimento per le previsioni del tempo con il Centro Geofisico Prealpino. In questi anni tutti noi abbiamo imparato anche ad amare le stelle, con le osservazioni organizzate al Campo dei Fiori, che hanno riscosso proprio in questi ultimi giorni un successo di pubblico eccezionale, come sempre era per le iniziative promosse da Salvatore Furia e dai suoi collaboratori.
Il Comune di Varese gli aveva conferito nel 2001 la Martitinella del Broletto, massima onoreficenza cittadina in riconoscimento dell’attività svolta a favore delle istituzioni culturali e scientifiche. A nome dell”amministrazione comunale, della giunta e del consiglio sono vicino alla famiglia in questo momento di dolore. Un dolore che à comune, dell’intera città».

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Pubblicato il 12 Agosto 2010
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