I treni dalla Svizzera aumenteranno del 50%

Con l'Alptransit la Svizzera sposta le merci dai camion alla ferrovia: si arriverà fino a 90 convogli al giorno nel 2017 sulla Luino Gallarate

La Svizzera pronta alla “rivoluzione ferroviaria” dell’Alptransit: in attesa del completamento del supertunnel entro il 2017, il traffico merci su rotaia aumenterà già nei prossimi anni. Perchè inquina di meno (soprattutto nelle zone di valico) e perché è più sicuro, anche per le merci pericolose. L’aumento di numero di treni previsto oggi è del 50% circa, diviso in maniera uguale tra la linea principale che da Bellinzona scende a Chiasso e quella secondaria per Luino.

 
L’Alptransit, la più grande opera ferroviaria progettata sull’arco alpino con i suoi 57 km di lunghezza, consentirà di raddoppiare la capacità complessiva del sistema di trasporto su rotaia, da 20 a 40 milioni di tonnellate di capacità teorica (oggi sono 2,5). Grazie al tracciato più pianeggiante e veloce, ci saranno treni più numerosi e di maggiore lunghezza. «Gli investimenti principali – spiegano dalle ferrovie federali svizzere – sono concentrati sulla direttrice Bellinzona-Chiasso, che è percorsa anche da traffico passeggeri internazionale. È prevista anche l’attivazione della galleria di base del Monteceneri, che ci darà una linea più pianeggiante». Una previsione che veniva confermata indirettamente anche da SBB Cargo Italia, che gestisce una parte consistente del traffico in Italia (sui binari italiani circolano treni di diverse imprese ferroviarie, non più solo quelli delle FS: nella foto, un treno della tedesca Railion).
 Delle merci che passeranno sotto il Gottardo, circa due terzi (come peso) proseguiranno verso Chiasso, l’altro terzo verso Luino. Ma siccome la linea di Luino – più antica come costruzione – ammette treni più corti e meno pesanti, l’aumento del numero di convogli sarà più o meno simile sui due assi. Secondo l’Ufficio Federale dei Trasporti sulla linea per Chiasso-Monza-Milano i treni merci passeranno dai 110 di oggi a 130 nel 2015, mentre la previsione per il 2017 (attivazione completa del sistema Alptransit) è di 160. Sulla linea di Laveno e Luino invece si passerà da 60 treni di media giornaliera a 75 nel 2015 e 90 nel 2017: da Laveno i merci proseguono in parte verso Gallarate, in parte verso Novara, sedi di terminal intermodali. Una volta arrivati in Italia, molti dei container cambiano mezzo: sbarcano dal treno e proseguono su camion, su strade ordinarie e autostrade.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Ottobre 2010
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