La psichiatria a Varese: giornata dedicata a Edoardo Balduzzi

In occasione dei 90'anni di uno dei padri della psichiatria moderna, la Provincia insieme alle aziende ospedaliere e al terzo settore organizzano un evento mercoledì 20 ottobre

La locandina della manifestazione in programma al Chiostro di Voltorre In occasione dei 90 anni di Edoardo Balduzzi, psichiatra varesino, fra i protagonisti della storia della psichiatra italiana, la Provincia di Varese, il GLP (Gruppo di lavoro provinciale per la salute mentale) sostenuto dall’assessorato provinciale alle politiche sociali e composto da rappresentanti delle Aziende Ospedaliere, Dipartimenti di Salute Mentale di Varese, Busto Arsizio, Saronno, Tradate e Gallarate, dell’Asl di Varese, degli Enti locali, delle associazioni di volontari, di familiari, di utenti e delle cooperative attive nel campo della salute mentale, promuovono un evento (mercoledì 20 ottobre, alle ore 15,30 al Chiostro di Voltorre) che partendo dalla storia della psichiatria stimolerà una riflessione sulla situazione attuale in provincia di Varese, sui temi della lotta al pregiudizio e inaugurerà la mostra “Dal silenzio alle forme espressive” (aperta sino a domenica 24 ottobre).

«Un’ottima iniziativa che nasce dalla collaborazione con il Co.Pa.Sam – ha dichiarato l’Assessore alle Politiche sociali Christian Campiotti – Non dobbiamo poi dimenticare che tra i padri della psichiatria moderna c’è un varesino, il professor Balduzzi, che ancora oggi è uno studioso molto attivo».
 
«Un momento di riflessione e conoscenza – ha dichiarato Lisetta Buzzi Reschini del CoPaSam – A monte c’è un gran lavoro di rete che ha permesso di organizzare questi importanti appuntamenti, tra cui una mostra, un convegno e la presentazione del libro. Sarà poi l’occasione per conoscere e incontrare il professor Balduzzi, che ha contribuito a vincere molti pregiudizi sui malati mentali. La mostra poi ci permette di dare maggior visibilità al lavoro delle associazioni, ma soprattutto faciliterà l’approccio alla tematica delle malattie mentali».
 
La giornata sarà introdotta dal’assessore alle politiche sociali Christian Campiotti, dal professor Simone Vender coordinatore del GLP, ordinario di Psichiatria all’Università dell’Insubria e responsabile del Dipartimento di salute mentale dell’Azienda Ospedaliera di Varese, Isidoro Cioffi direttore dell’Unità Operativa di Psichiatria del Verbano, Lisetta Buzzi Reschini presidente del Copasam Varese (coordinamento provinciale delle associazioni per la salute mentale).
 
Il programma prevede la presentazione dell’autrice Valeria Babini, docente di storia della psicologia all’Università di Bologna, del libro “Liberi tutti” che, attraverso una narrazione appassionata e documentata, ricostruisce la storia dell’assistenza psichiatrica in Italia nel Novecento, secolo che si apre con una legge, la n. 36 del 1904, e si chiude con la 180, una rivoluzione epocale – ma in parte tradita nei fatti – che divenne effettiva a partire dal 21 aprile 1980, quando le porte dei manicomi si aprirono definitivamente. Il volume evidenzia anche l’importanza, nel panorama nazionale, dell’esperienza innovativa varesina in quegli anni, strettamente legata al prof. Balduzzi, fautore della psichiatria di settore e di comunità . 

Il professor Balduzzi è stato il fondatore, nel 1986, del GLP ed è tuttora in prima linea al fianco delle associazioni dei familiari e dei pazienti nella lotta al pregiudizio ed allo stigma.

 
Sarà proiettato il filmato “Cose che non si possono cancellare” realizzato dalla Psichiatria del Verbano in occasione della chiusura dell’Ospedale neuropsichiatrico di Bizzozero.
 
Seguirà il dibattito “Dopo il manicomio…” moderato dal giornalista Roberto Bof.
 
Infine l’inaugurazione della mostra “Dal silenzio alle forme espressive” che espone scritti, dipinti, immagini e filmati del concorso indetto fra gli studenti delle scuole superiori della Provincia di Varese “La scuola contro il pregiudizio”; le opere degli Atelier dei Dipartimenti di salute mentale e delle associazioni per la salute mentale.
 
Una sezione della mostra è dedicata ai documenti storici ed ai materiali originali provenienti dall’ospedale neuropsichiatrico di Bizzozero con la ricostruzione di alcuni ambienti.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Ottobre 2010
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