Merci pericolose, Fs: “Sappiamo come intervenire in caso di incidente”

Sulla Luino Gallarate confermata una media di 45 convogli merci al giorno. Gli elenchi con le sostanze in dotazione a macchinisti e capitreno

treno deragliato lavenoUn incidente ferroviario può produrre danni ambientali e morti, ma solo il 10 per cento delle sostanze pericolose che circolano nel nostro Paese transita su ferrovia, con tassi di incidenti “di gran lunga inferiori a quelli che avvengono su strada”, dicono da Rfi. Una premessa importante, anche se è bene ricordare che chi vive lungo le linee di passaggio dei treni merci sa che un rischio c’è.
Proprio come le migliaia di residenti lungo la linea Luino-Gallarate, che come tante altre devono fare i conti coi passaggi di cisterne e container. In tutto – lo dice una nota ufficiale di Fs Lombardia dopo la sollecitazione degli ultimi giorni da parte di Varesenews – “sono 45 i treni che in media passano su questa linea da Luino a Gallarate” (circa 15 in meno, di media, rispetto al numero segnalato dalla Ferrovie svizzere). “Questi treni possono avere in composizione anche carri o cisterne con merci pericolose. Nei giorni di sabato e domenica il numero si riduce a 10/12 treni al giorno”.
Esattamente come quello deragliato circa una settimana fa. Sulla sicurezza della linea ferroviaria, vecchia di 130 anni e ad un solo binario ha risposto la Regione Lombardia, specificando la presenza di piani di sicurezza realizzati da Rfi, proprietaria della linea.
Su questo tema, sull’esistenza di piani di emergenza, ecco la risposta delle ferrovie: “Esistono i Piani di Emergenza Interni (PEI) sia per le gallerie delle linee interessate sia per le stazioni. Nei PEI sono descritte tutte le attività per l’attivazione e la gestione dell’emergenza: soggetto attivatore emergenza; soggetti destinatari della chiamata di emergenza (Vigili del Fuoco, 118, Polizia, Carabinieri, tecnici dell’infrastruttura, Imprese ferroviarie, soggetti dell’Impresa che gestisce la rete ferroviaria svizzera)”.cisterna foto treno
Molto si è detto anche sulla natura delle merci pericolose. La domanda, ancora una volta, è stata girata all’ufficio stampa Fs Lombardia: “Le merci pericolose sono di varia tipologia (gas, liquidi infiammabili, sostanze tossiche). Tutti i trasporti su ferro rispettano quanto disposto dal ‘Regolamento internazionale per il trasporto ferroviario di merci pericolose’ (RID) che cataloga tutte le sostanze da considerare tali”.
Come viene gestito il trasporto di merci pericolose?
“Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ha reso disponibile per il trasporto ferroviario di merci pericolose il software ‘INFOMP’, quale supporto informatico per risolvere inconvenienti di esercizio nei quali possono essere coinvolti treni che trasportano merci pericolose (ad esempio comportamenti da seguire a seguito di sversamenti e gocciolamenti di liquidi infiammabili o corrosivi).
Il personale di bordo (macchinisti e/o capitreno) ha sempre in dotazione, fra i documenti di viaggio, la lista di tutte le merci pericolose trasportate e le relative schede di emergenza. Le informazioni relative ai prodotti pericolosi trasportati su ferro sono messe a disposizione anche dei Vigili del Fuoco in caso di interventi di emergenza”.
Quali regole debbono venir rispettate per il trasporto di merci pericolose?
"La gestione del trasporto ferroviario di merci pericolose è regolata, in Italia, da appositi strumenti normativi: RID – Regolamento internazionale per il trasporto ferroviario di merci pericolose: recepito nell’ordinamento italiano fin dal 1999 (D.Lgs 41) ed aggiornato in base all’evoluzione normativa internazionale. L’ultimo adeguamento fa riferimento al DLgs 35 del 27 gennaio 2010; il decreto 27 febbraio 2002 del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: prescrizioni generali per l’ammissione al trasporto ferroviario di merci pericolose, a complemento delle norme RID e integrate da leggi nazionali specifiche emanante da altri organi dello Stato.
In ultimo la disposizione 4/2001 di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS): regole del Gestore dell’infrastruttura per il trasporto di merci pericolose sulla rete ferroviaria nazionale. Le Imprese ferroviarie sono obbligate al loro rispetto, che è anche condizione necessaria per ottenere dall’Agenzia Nazionale della Sicurezza delle Ferrovie (ANSF) il Certificato di Sicurezza e per non vederlo revocato".

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Ottobre 2010
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