Un groviglio di sentieri dove cercano Dario

«Guardi, non so cosa dire, solo che ieri Dario è sparito, oggi doveva andare in università, e adesso non sappiamo dove sia». La voce, laconica, è dello zio di Dario Gatti, il ventisettenne che da giovedì pomeriggio ha fatto perdere le sue tracce nei boschi di Carnago. Prati estesi, qualche orto e poi gli alberi, che cominciano in un fondo poco distante dalla casa di via Verdi al civico 38, dove per tutta la mattinata di venerdì 22 ottobre, è rimasta parcheggiata la gazzella dei carabinieri.
Boschi che Dario conosce bene e che, forse, sono stati la sua casa per la notte, la notte prima di un esame di laurea in ingegneria aerospaziale che oggi non verrà sostenuto: «Abbiamo scoperto che si è ritirato dall’università da oltre un anno», spiega la stessa voce del parente, al telefono. Un ragazzo tranquillo e riservato, introverso – dicono in molti – e che si vedeva di rado in paese. Messa la domenica mattina coi parenti, qualche amico. Era solito fare giri poco distante la sua casa, un complesso multi famigliare lungo lo stradone poco distante dal confine comunale tra Carnago e Caronno Varesino.
Giovedì pomeriggio è sparito di casa attorno alle 16. I parenti non lo hanno visto rientrare: un ragazzone robusto, alto un metro e 90, uscito di casa portandosi dietro il suo pc portatile, il cellulare – spento – stivali ai piedi e poco altro. Era vestito pesante, aveva tuta e giacca a vento. Dove è finito?

Se lo chiedono in tanti che la scorsa notte hanno battuto la zona, come il consigliere comunale Luciano Leuci, che dopo cena ha indossato la tuta della protezione civile di Carnago e assieme ad altre sessanta persone fra tutte le componenti che si sono mosse, ha aiutato nelle ricerche, terminate attorno alle 3 e 30 per riprendere all’alba. «Qui siamo nel cuore del parco Rile Tenore Olona – spiega -. Ci si passa affianco con la provinciale, magari non lo noti nemmeno, ma appena dentro il bosco ti trovi in un groviglio di strade che permettono da questo punto di arrivare, a sud, fino a Castellanza, a nord fino a Varese e oltre, senza mai incontrare anima viva. Ci passa la pista ciclabile, e ci sono anche delle zone una volta abitate e adesso con qualche costruzione in disuso e diroccata, come verso “La Madonnetta” a Caronno».

L’ultima volta che Dario è stato visto, è stato attorno alle 17 di giovedì: una coppia di persone a passeggio lo ha notato verso il “Laghetto dei Polli”, un piccolo bacino non molto distante da casa sua. Che stava facendo lì? Impossibile dirlo. Nel frattempo le radio al posto di comando avanzato dei vigili del fuoco appena fuori dalla casa del ragazzo gracchiano per coordinare tutte le squadre che stanno operando sul territorio, una trentina di persone. Perfino da Sondrio questa mattina, è arrivata un’unità cinofila dei vigili del fuoco che cercherà di mettersi sulle tracce di Dario.
Dal comando provinciale dei vigili del fuoco di Varese fanno sapere che il campo base da cui vengono coordinate le operazioni rimarrà operativo almeno per le prossime 24 ore. In nottata le ricerche potrebbero sospendersi per qualche ora, ma una squadra rimarrà sempre operativa sul posto.