Nevica già, ma solo per i gommisti

Abbiamo fatto un giro nei vari punti della provincia per vedere come si sta muovendo il mercato, se le richieste sono effettivamente aumentate, quali sono i costi e cosa dicono gli esperti del settore. Il lavoro diluito nel corso dell'inverno concentrato in dieci giorni

Le ordinanze che obbligano gli automobilisti a montare gomme da neve o avere le catene a bordo dal 15 novembre al 15 marzo sono al centro dell’attenzione di moltissime persone. Abbiamo fatto un giro in vari punti della provincia per vedere come si sta muovendo il mercato, se le richieste sono effettivamente aumentate, quali sono i costi e cosa dicono gli esperti del settore. Ne viene fuori un quadro variegato, riassumibile in una frase: “Meglio 200 euro in gomme che 1000 dal carrozziere”.
 
Varese – Al “Barba delle gomme” squillano di più i telefoni che i bulloni che gli operai fanno in tempo ad avvitare. «Alle 7.30 di mattina ci sono già i clienti fuori, sono un centinaio le chiamate ogni giorno e una quarantina le macchine su cui riusciamo a lavorare – ci spiegano nell’officina di Masnago – ma tutto sommato va bene, è un po’ come quando arriva la prima nevicata che si fiondano tutti qua». L’ordinanza è giusta dicono, «ma va migliorata e soprattutto da sola non basta: innanzitutto bisogna precisare che cambiare solo due gomme non basta, la macchina rischia di rimanere instabile. Soprattutto, però, non si può solo imporre un obbligo, bisogna venire incontro ai guidatori: ad esempio, se uno si munisce di gomme da neve, spendendo anche dei soldi, è più che giusto che riceva degli sconti sull’assicurazione. Del resto diminuisce il pericolo di fare incidenti».
Dal “Barba” consigliano anche di prestare attenzione alla qualità del prodotto, «noi per esempio non montiamo altre ruote acquistate su internet, perché ci prendiamo delle responsabilità e quindi utilizziamo solo prodotti nostri dei quali ci fidiamo. Inoltre il cliente va seguito e indirizzato, rischiano di comprare materiale scadente o perfino troppo eccessivo». Ed in effetti i clienti che passano da Massimo, il titolare, sembrano ricevere la consulenza di un “sarto”: «queste ruote sono troppo costose per lei, prenda queste che vanno meglio e costano meno».
 
Valceresio – «Come addetto ai lavori – spiega Leonardo Dall’Oglio, della New Diesel Car di Bisuschio – ritengo che questa sia un’ordinanza interessante. Non faccio questa affermazione per un semplice interesse personale, ma perché credo che il contenuto voglia realizzare un’effettiva sicurezza per chi usa l’automobile. Occorre guardare alle gomme termiche come un investimento per la sicurezza stradale. Non è una novità, perché in Germania e nei paesi nordici le auto nel periodo invernale escono già dalle case produttrici dotate di gomme termiche. Chi pensa di risparmiare non dotandosi di queste gomme in realtà consuma comunque quelle estive e rischia di più». Nell’immaginario collettivo si tende a confondere le gomme termiche con le tradizionali gomme da neve. «È un errore – continua Dall’Oglio – perché le gomme da neve, che hanno una tallonatura diversa per avere una maggior presa, si montano quando nevica e solo sulle due ruote motrici. Quelle termiche, invece, sono invernali e non solo per la neve. Devono essere montate su tutte e quattro le ruote per avere un’efficienza totale, in quanto aumentano notevolmente l’aderenza dell’autovettura, almeno del 30 % in più rispetto a quelle estive. Questo effetto è dovuto a due fattori: la particolare mescola che contiene silicio e una serie di taglietti presenti sulla gomma che servono a sciogliere il ghiaccio».
 
Valbossa – Operai al lavoro, una montagna di ruote e cerchi. Odore di gomma e via vai di clienti. Uno di questi si avvicina al titolare e ci prova: «senta, ma se le porto la macchina oggi pomeriggio me le monta 4 gomme da neve?». Laconica risposta del padrone di casa:«Si, se intende il pomeriggio del 17 novembre va bene». Anche se poi ha cercato di trovare un buco un po’ prima.
In ogni caso “Ai box di Gradilone” ad Azzate va così, e il titolare spiega bene perché. «L’ordinanza che impone l’uso di gomme da neve o catene sulle strade provinciali è giusta. È il modo che è sbagliato. Come si può dire di punto in bianco “entro dieci giorni bisogna attrezzarsi”? Ovviamente adesso ci troviamo sommersi di lavoro e bisogna farlo tutto subito, quando magari prima lo diluivamo in diverse settimane».
In un modo o nell’altro il gommista cerca di venire incontro a tutti incastrando appuntamenti tra un buco e l’altro, però insomma:«l’intervento andava preparato meglio, certo le gomme da neve non si possono montare ad agosto, però doveva esserci un margine di comunicazione più ampio».
 
Luinese – Lavoro straordinario anche per i gommisti del Luinese. Nell’area del Verbano le diverse officine contattate hanno detto chiaramente di essere state colte un po’ di sorpresa dalla grande richiesta di cambio gomme sulle vetture.
Il gommista Gennaro Anania specifica che «il lavoro è aumentato in maniera spropositata. Il lavoro che prima si svolgeva in tranquillità da ottobre a metà gennaio – ha detto – adesso lo sriamo facendo nel giro di tre giorni. Si è concentrato in questo periodo, dopo l’ordinanza, e ci chiediamo quanto lavoro, a questo punto, ci sarà poi nei prossimi mesi». Tale timore è stato riscontrato anche da altre officine che sperano vivamente che, dopo tale concentrazione non ci sia invece una mancanza di lavoro. Nell’officina di Giovanni Testa registrano lo stesso dato: il lavoro è aumentato. «Molta gente – ha detto il gommista – sta cambiando le gomme non tanto per una questione di prudenza quanto per timore di essere multati. La direttiva è una cosa giusta che forse doveva essere fatta prima e non certo per fare lavorare di più noi ma a favore della sicurezza, per evitare che coloro che non prestano attenzione al proprio veicolo finiscano poi per tamponare coloro che si trovano in mezzo e che, forse, avevano invece ottemperato ad obblighi morali e di sicurezza anche quando la direttiva non c’era».
 
Valcuvia – Sembra uno slogan ma è proprio così: «Meglio spendere 200 euro di gomme oggi, che non 1000 e più dal carrozziere». Ma loro, i clienti, spesso tirano dritti e liquidano il problema neve con un ”ci penserò”. Siamo a Cuveglio, in Valcuvia, dove il gelo e il freddo pungono più che altrove e quando i fiocchi incominciano a cadere non si può tanto andare per il sottile. Ma Massimo, che assieme al fratello Eugenio e a papà Luigi manda avanti stazione di servizio e gommista, continua a farlo presente ai clienti. «La crisi si fa sentire – racconta – e in tanti si fermano a chiedere due prezzi, un preventivo. Quasi tutti sanno dell’ordinanza. In pochi, però, decidono di montare le gomme termiche». Nessun aumento di ordinazioni, quindi. Poi vengono le catene, che possono venir tenute a bordo senza incorrere in sanzioni. «Mentre per le “termiche” si parte con una spesa dai 200 euro in su per quattro gomme, con le catene te la cavi partendo da 40-50 euro. Il problema che spesso ricordo ai miei clienti, però, è un altro: quando incomincia a far freddo, e l’asfalto arriva a 7 gradi, i tempi di frenata raddoppiano con le gomme normali, le “estive”. Vale la pena risparmiare?».
 
Tradatese – Al Firststop di Venegono Inferiore sono piovute telefonate, ma soprattutto richieste di preventivi per le gomme da neve. «Molti hanno saputo delle ordinanze e chiedono cosa siano le gomme da neve – racconta divertita Rossella Pomellato, dalla direzione della struttura -, alcuni non le hanno nemmeno mai usate. Noi poi esponiamo i provvedimenti delle diverse provincie, di Como e Milano, ma di Varese non ci è ancora arrivata, ma sappiamo che c’è».
I prezzi delle gomme spiega che variano a seconda di quello che chiede il cliente. Si può andare da 80 euro a pneumatico fino anche a 300. Di fisso c’è solo il montaggio «che varia dai 25 ai 90 euro con la bilanciatura». Dopo le ordinanze Rossella racconta che c’è più lavoro del solito: «È un periodo in cui abbiamo sempre lavorato parecchio, ora più di prima. Abbiamo ancora pochi buchi per i prossimi giorni, ma si stanno riempiendo in fretta». Se poi qualcuno arriva con delle gomme acquistate su internet? «Noi gliele montiamo – risponde tranquillamente -. Il lavoro è quello che è, mica possiamo fare gli schizzinosi: siamo gommisti, montiamo gomme, anche se non le comprano da noi».
 
Busto Arsizio – Da Crespigomme a Busto Arsizio pare l’assedio di Fort Apache, solo, con le auto al posto dei pellirosse. Quattro frecce fuori, doppia fila sul marciapiede all’angolo di piazzale Tripoli, si attende il turno di entrare ma è dura. Un assalto in piena regola, insomma. Il carico di lavoro è improvvisamente almeno triplicato, ci fanno sapere gli addetti ai lavori mentre fanno rotolare pneumatico dopo pneumatico. Qui si lavora sodo sempre, ma ora, “si esagera”. E chi ancora viene a chiedere un cambio gomme viene rinviato al giorno dopo di buon’ora, proprio per il pienone. Lavoro intensissimo, quasi allo stremo: resta la cortesia di un commento al giornalista di passaggio. «Per noi è una rottura di scatole: perchè il lavoro usuale di tutto un inverno ci tocca compierlo di colpo in quindici giorni». Ma è mai capitato un lavoro così intenso? «Certo: tutti gli anni, il giorno che nevica». Quando tutti corrono tardivamente ai ripari. Stavolta, è “nevicato” per decreto della Provincia. I clienti si mettono in regola, ma si sa che altri non lo faranno. Per loro, eventualmente, multe che, per quanto non molto pesanti, sono certo meno costose d’un treno di gomme nuovo che può andare dai 400 euro in su per auto di fascia media.

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Gommisti al lavoro 4 di 8
Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Novembre 2010
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Gomme da neve / Busto Arsizio 4 di 9

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Gomme da neve / Venegono Inferiore 4 di 7

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Gomme da neve / Cuveglio 4 di 10

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