Scissione nell’IdV, la Base straccia la tessera
Il gruppo varesino critica pesantemente la gestione da parte dei vertici provinciali, considerata poco trasparente. Una scissione che si sta producendo in varie zone d'Italia
Rottura definitiva, anche a Varese, tra l’Italia dei Valori e la Base, il gruppo che da un anno circa sta conducendo una vera e propria battaglia per il rinnovamento del partito, denunciando la gestione considerata autoritaria e poco trasparente da parte dei vertici, a partire dal segretario Alessandro Milani. I militanti aderenti al gruppo varesino hanno stracciato oggi pomeriggio le loro tessere, atto formale e collettivo di uscita dal partito. «In realtà – spiega Alessandra Piva, uno dei principali referenti territoriali del partito – già a giugno ad una parte di noi era stata rifiutata la tessera». Tra di essi c’erano Alberto Boschi e la stessa Piva, che si era spesa duramente per l’elezione del consigliere regionale Giulio Cavalli. Nonostante la rottura già consumata, la Base è rimasta per qualche mese nel partito, rassicurata dal passaggio della segreteria da Alessandro Milani al più dialogante Marco Bertoldo. Ma la ricomparsa di Milani come coordinatore cittadino ha spinto il gruppo – aggregatosi anche grazie a Facebook – a rompere definitivamente. Hanno gettato la spugna di fronte a quella che per loro è una realtà impossibile da riformare e cambiare.
Il gruppo ha presentato un documento per spiegare le sue ragioni: si parla di un partito “gestito da una casta di pesonaggi di dubbia capacità e in qualche caso provenienza”, degli scritti “allontanati perché facevano ombra a qualche capetto locale”, dei “congressi farsa”. Il movimento critica pesantemente la gestione locale, ma anche quella nazionale, il familismo e il personalismo imperante del “partito di Di Pietro”. Insomma, pur partita a livello locale (ma in tante realtà diverse simili in Italia, da Bologna alle Marche, dal pavese al Sud) e su Facebook, la battaglia assume un rilievo nazionale. Realtà che fanno riferimento alla figura significativa di Elio Veltri.
Nel frattempo anche a livello locale la base cerca di farsi sentire: i nuclei più attivi sono a Varese, Luino, Caronno Pertusella, Somma Lombardo. E oggi il gruppo ha incassato anche l’appoggio di Marco Busacca, uno dei pochi consiglieri comunali dell’IdV in provincia: non aveva mai fatto parte della Base, ma ha deciso di abbandonare l’IdV. «Il nostro gruppo – conclude la Piva – aprirà un dialogo con tutte le forze del centrosinistra e collaborerà con le associazioni che condividono il nostro codice etico, la legalità e la trasparenza. Gli stessi principi che l’IdV qui non ha mai portato avanti»
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