In cielo spunta un asteroide chiamato Furia

E' il regalo che i soci della Società Astronomica Schiaparelli hanno fatto al professor scomparso nell'agosto del 2010. Oggi avrebbe compiuto 86 anni

In cielo brilla un asteroide chiamato “Furia”. Doveva essere una sorpresa dei soci della Società Astronomica Schiaparelli per l’86esimo compleanno del fondatore professor Salvatore Furia, che purtroppo ci ha lasciati nell’agosto 2010.
L’asteroide è stato scoperto il 19 gennaio 2002 all’Osservatorio Astronomico G.V.Schiaparelli a Campo dei Fiori . Lo scopritore, Luca Buzzi, è da anni impegnato in ricerche su asteroidi e comete, e la sua equipe è tra le più attive al mondo per questo tipo di osservazioni, coordinate dal Minor Planet Center dell’Unione Astronomica Internazionale.
Dopo le necessarie lunghe verifiche, e’ stato inserito nel catalogo definitivo degli asteroidi al numero 194982. A questo punto, la Società Astronomica Schiaparelli gli ha attribuito il nome “Furia”, con la seguente motivazione, accettata dall’Unione Astronomica Internazionale: “Salvatore Furia, naturalista e astrofilo, ha fondato nel 1956 a Varese la Società Astronomica G.V. Schiaparelli, con l’Osservatorio Astronomico e la Cittadella delle Scienze: un posto unico in Italia, aperto a volontari e visitatori, al fine di costituire un ideale ponte di comprensione tra la Scienza e la gente.”
L’asteroide ha diametro di circa 3 km. Attualmente transita nella costellazione della Bilancia, alla distanza dalla Terra di circa 584 milioni di km, e non è visibile ai telescopi per la sua apparente vicinanza al Sole, attorno al quale ruota in 3.85 anni.
L’orbita dell’asteroide Furia si colloca nella fascia degli asteroidi, tra Marte e Giove. In quella regione Padre Piazzi scoprì nel 1801 Cerere, l’asteroide più grande conosciuto e numero uno del catalogo. Oggi gli asteroidi conosciuti ammontano a oltre 500mila: sono i detriti di un pianeta mai nato, a causa dell’influenza gravitazionale del pianeta Giove.
L’immagine qui sopra è la somma di diverse fotografie realizzate da Luca Buzzi con il telescopio da 60cm e camera digitale CCD dell’Osservatorio Astronomico del Campo dei Fiori.
L’asteroide “Furia” è il puntino luminoso indicato dalla freccia. Le stelle appaiono mosse perché la somma è stata eseguita “inseguendo” l’asteroide, all’epoca distante sia dalla Terra sia dal Sole poco più di 300 milioni di km nella costellazione del Leone.
Ora possiamo ancor di più affermare che il Professor Furia veglierà dal cielo la sua “Cittadella delle Scienze” e che, come amava dire, i suoi “passaggi al perielio” non smetteranno mai.

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Novembre 2010
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