Esplosione a Gemonio, la solidarietà della politica

Solidarietà e condanna del gesto da tutto il panorama politico italiano e provinciale dopo lo scoppio dei due ordigni davanti alla sede della lega Nord a Gemonio

«Purtroppo la mamma degli stupidi è sempre incinta. Questo episodio comunque non farà cambiare di una virgola il modo di agire della Lega Nord né a livello locale, né a livello nazionale». Lo dichiara in una nota il capogruppo della Lega Nord alla Camera, Marco Reguzzoni a commento della notizia delle esplosioni davanti la sede del Carroccio a Gemonio. 

Dopo l’esplosione davanti alla sede della Lega Nord di Gemonio, il presidente della Provincia di Varese Dario Galli ha dichiarato: «Innanzitutto vorrei esprimere solidarietà agli amici e militanti di Gemonio. L’episodio di questa notte ripercorre ancora una volta il medesimo copione: man mano che la Lega cresce in termini di consensi, suscita grande attenzione da parte dei media ed è l’ago della bilancia della politica nazionale si scatena la reazione di gruppi di persone che intendono il confronto politico solo attraverso la manifestazione della violenza. Questi esecrabili gesti non ci intimidiscono di certo, ma semmai rafforzano la nostra convinzione di essere dalla parte del giusto. La Lega è infatti l’unico partito che ha le idee chiare su come risollevare le sorti del Paese e forse questo può infastidire i gruppi di potere. Sul territorio poi abbiamo dimostrato concretamente di essere il baluardo della democrazia contro la criminalità organizzata e questi gruppi violenti». 

«Un fatto del genere è purtroppo il risultato di un clima che si è venuto a creare, con i continui attacchi alla Lega e le accuse infondate anche da parte di alcuni partiti». Commenta così il sindaco di Varese Attilio Fontana a poche ore dall’attentato alla sede della Lega Nord di Gemonio.

«L’attacco alla sede di Gemonio è un vile atto intimidatorio ma la lega è fortissima». Il governatore del Piemonte, Roberto Cota, commenta così l’esplosione degli ordigni davanti alla sede leghista nel Varesotto. 
 

«L’attentato contro la sede della Lega di Gemonio, che costituisce anche un attacco diretto alla figura del ministro Umberto Bossi, è inaccettabile e va condannato in maniera forte e inequivocabile. Esprimo tutta la mia solidarietà al ministro Bossi e agli amici della Lega»: è quanto dichiara il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni.

Esprimo la mia più ferma condanna per l’atto compiuto questa notte ai danni della sede della Lega Nord a Gemonio, situata peraltro a pochi metri dall’abitazione di Umberto Bossi, e tutta la mia solidarietà agli amici della Lega Nord». Così l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo commenta l’esplosione di due bombe carta davanti alla porta della sede della Lega Nord in via Marsala 1 a Gemonio. «Il confronto tra le varie forze politiche – prosegue Cattaneo – anche quando è aspro, deve rimanere sempre sul livello delle idee: non è accettabile in nessun modo che si vada oltre questa soglia. Quanto accaduto è una spia d’allarme preoccupante». «È per questo – conclude l’assessore – che non possiamo abbassare la guardia di fronte a un atto di tale gravità, né accettare passivamente quanto accaduto. È necessario esprimere la nostra ferma condanna, auspicando che si vada a fondo della vicenda e vengano puniti i colpevoli di questa esecranda azione intimidatoria».

"L’attentato contro la sede della Lega di Gemonio, che costituisce anche un attacco diretto alla figura del ministro Umberto Bossi, è inaccettabile e va condannato in maniera forte e inequivocabile. Esprimo tutta la mia solidarietà al ministro Bossi e agli amici della Lega". E’ quanto dichiara il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni.
 

«L’attentato contro la sede della Lega Nord di Gemonio va iscritto nel cerchio dei reiterati gesti inqualificabili d’intolleranza politica praticata dai soliti noti che rifiutano il dialogo civile e non hanno ancora metabolizzato gli insegnamenti della Storia passata e recente». Lo afferma il coordinatore regionale del Pdl, Guido Podestà. «Desidero esprimere la mia personale solidarietà, e quella del partito, al leader della Lega Nord, Umberto Bossi, nella speranza che questo crescente clima di tensione possa essere riportato negli ambiti di un corretto e moderato confronto fra tutte le forze politiche».

«È la terza volta in tre anni… Sarebbe meglio che questi imbecilli la piantassero di perdere e farci perdere tempo, tanto non ci spaventano!». Così il senatore varesino della Lega Nord Fabio Rizzi sull’attentato alla sede del Carroccio di Gemonio. «La risposta democratica del nostro popolo – ha aggiunto Rizzi – si farà sentire nel segreto dell’urna e nell’attesa saremo vigili nei nostri territori».

 

 
«Desidero esprimere la mia solidarietà ai militanti e ai dirigenti della sede della Lega Nord di Gemonio, oggetto questa notte di una vile e grave intimidazione». Lo afferma Sergio D’Antoni, responsabile Pd dell’organizzazione e delle politiche sul territorio. «Come è noto faccio parte, e fieramente, della schiera degli avversari politici più agguerriti contro il Carroccio. Ma una cosa è l’espressione democratica di un dissenso radicale nei confronti di una impostazione politica, ben altra è il ricorso alla violenza e a metodi che riportano alla mente anni cupi, che volgiamo tutti lasciarci alle spalle. Mi auguro che la magistratura faccia al più presto luce sull’accaduto e che i responsabili di questo grave atto vengano presto assicurati alla giustizia».
 
«Si tratta di gesti gravissimi che devono essere subito circoscritti e isolati. Occorre prestare estrema attenzione a questi fatti per impedire rigurgiti antidemocratici che rievocano periodi di violenza dai quali ci siamo definitivamente emancipati. È necessaria, quindi, da parte di tutti, ognuno nel rispetto del proprio ruolo, una ferma condanna in attesa che vengano individuati al più presto i colpevoli di questi inqualificabili gesti, mirati soltanto a incrinare ogni forma di confronto costruttivo, al di là delle differenze politiche e delle diverse appartenenze». Lo afferma, in una nota, il ministro della Giustizia, Angelino Alfano.

«Non saranno certo le intimidazioni di quattro teppisti o scavezzacolli a fermare quelle riforme di modello dello Stato che la Lega Nord sta conseguendo». Così il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Davide Boni, commenta l’episodio avvenuto questa notte a Gemonio, nel Varesotto. Per Boni «non saranno le bravate di quattro soggetti allergici al lavoro e a tutto ciò che possa essere ascrivibile al sacrificio o al lavoro a fermare il nostro movimento». «La Lega Nord – prosegue Boni – incarna infatti nel suo codice genetico il coraggio e la tenacia e guarda avanti senza timore. Siamo contenti e ringraziamo il cielo che nessuno si sia fatto male, perchè già lo spavento è un prezzo troppo alto da pagare a questa gentaglia . Voglio pertanto manifestare la mia piena solidarietà a tutta la sezione della Lega Nord di Gemonio».
 

L’episodio avvenuto questa notte a Gemonio, nel Varesotto, «è un gesto riconducibile a qualche esaltato che probabilmente cerca di prendersi la prima pagina dei giornali, ma non è nostro interesse dargliela, per cui credo che la miglior risposta sia continuare il lavoro che costantemente ci deve impegnare per riformare il Paese». Lo ha detto Stefano Candiani, segretario provinciale Lega Nord di Varese. «Con questo – prosegue Candiani – se qualcuno pensa di poter spaventare la Lega Nord si sbaglia. Noi siamo abituati ad andare controcorrente, abbiamo voglia di cambiamento, evidentemente questa voglia dà fastidio, ma non ci pieghiamo di fronte a questi fatti, semplicemente continuiamo in maniera costante il nostro lavoro».

Il sindaco di Gemonio Fabio Felli dà la colpa al «clima politico nazionale – spiega -. È la terza volta, già erano comparse scritte contro la Lega sui muri del paese. È il clima che non è bello, penso sia una dimostrazione, un atto eclatante in un posto significativo come Gemonio. Gli inquirenti stanno lavorando, abbiamo gli impianti di videosorveglianza in tutto il paese. Andiamo avanti normalmente come abbiamo sempre fatto. Siamo sconcertati, ma non abbiamo paura».

«Quello di questa notte è un attacco rivolto a tutto il movimento della Lega Nord, ma noi non ci facciamo intimidire». Così il segretario della Lega Nord di Gemonio, Andrea Tessarolo, che ha raccontato di aver preso visione dei filmati delle telecamere della videosorveglianza in paese, nei quali sarebbero state riprese «due persone che fuggivano incappucciate». «Appena saputo di quello che è successo – ha continuato il segretario – sono accorso davanti alla sede assieme a militanti e appena possibile abbiamo fatto cambiare i vetri». 
 
Il segretario provinciale del PD Fabrizio Taricco, appreso del grave episodio di Gemonio, ha telefonato al segretario provinciale della Lega Nord Stefano Candiani per esprimergli la solidarietà dei Democratici: «Ogni atto violento ai danni di un partito politico va contro la Costituzione e deve essere condannato senza riserve – ha detto -. Il PD ripone fiducia nell’azione della magistratura e delle forze dell’ordine affinché i responsabili possano essere individuati al più presto». 
 
Coloro che hanno fatto esplodere questa notte due petardi davanti alla sezione della Lega Nord di Gemonio, nel Varesotto, sono dei «topi di fogna». Lo afferma Paolo Grimoldi, coordinatore federale del Movimento Giovani Padani, in una nota. «Il Movimento giovani padani – afferma Grimoldi – è vicino a Umberto Bossi e alla Lega di Gemonio». Secondo Grimoldi «l’azione di questa notte è un chiaro segnale che la politica federalista dà fastidio: sappiano questi topi di fogna che noi andremo avanti, ancora più determinati. Spiace purtroppo constatare che la cultura dell’attentato, della violenza e dell’intidimidazione viene alimentata anche in certe scuole, dove da presidi distratti o conniventi vengono concesse cattedre a rappresentanti di centri sociali e movimenti antagonisti che predicano come legittime e necessarie dimostrazioni di questo tipo». «Oggi – conclude Grimoldi – paghiamo la cultura delle lezioni sotto le gru e dell’ottusa difesa dell’illegalità, predicata dalla sinistra. Legalità e federalismo sono priorità per la Lega, e il Movimento giovani padani sarà sempre in prima linea per la difesa di questi obiettivi. Bossi sa che su di noi potrà sempre contare».

«Solidarietà a Bossi e alla Lega per il gravissimo fatto accaduto questa notte. È una vicenda preoccupante, che deve far riflettere tutto il mondo politico: è ora di abbassare i toni e stemperare le tensioni». Così, in una nota, il ministro Gianfranco Rotondi.
 
«Noi dell’Italia dei Valori siamo contro qualsiasi forma di violenza e pertanto portiamo tutta la nostra solidarietà alla Lega Nord per il vile atto di cui è stata fatta oggetto. Siamo sicuri che la magistratura e le forze dell’ordine sapranno fare luce e assicurare alla giustizia chi non sa confrontarsi democraticamente come la nostra Costituzione insegna. Idee, progetti e programmi queste sono le armi che si devono usare in politica; chi vuole usare altri mezzi va emarginato senza nessuna riserva», commenta il consigliere provinciale dell’Italia dei Valori – Lista Di Pietro Vilma Borsotti.

«Esprimiamo la nostra solidarietà alla Lega nord per i due ordigni fatti esplodere questa notte davanti alla loro sede presso Gemonio. Nessuna violenza di alcun genere potrà mai essere accettata da noi come forma di intimidazione politica. Siamo certi che gli inquirenti e le forze di polizia potranno presto dare meglio le dimensioni di quest’episodio che ci auguriamo essere isolato e di scarsa importanza»: lo affermano Emanuele Fiano, responsabile del forum Sicurezza del Pd, e Daniele Marantelli, deputato del Pd di Varese.

 
La deputata del PdL Paola Pelino esprime solidarietà alla Lega Nord per l’attentato alla sede di Gemonio. «Non è con l’intimidazione che si frena il percorso di riforme avviato da questo governo e da questa maggioranza. Che rimane solida e determinata – osserva Pelino – negli intenti di portare a termine il programma che ha avuto il plauso della maggioranza degli italiani».
 
L’Italia dei Valori esprime la propria solidarietà alla Lega Nord per il grave atto intimidatorio avvenuto questa notte. «Siamo certi che le forze dell’ordine e la magistratura faranno luce quanto prima su questo vile gesto che condanniamo senza se e senza ma», ha detto il capogruppo alla Camera, Massimo Donadi.
 
«Esprimo la mia piena solidarietà alla Lega Nord e al suo leader Umberto Bossi per il tentativo di intimidazione subito questa notte contro la sede di Gemonio. Non saranno questi gesti vili a frenare l’impegno riformatore della Lega per rendere il Paese più moderno e competitivo». Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini.
 
«Nell’esprimere piena solidarietà alla Lega per l’attentato subito, registro con preoccupazione la irresponsabile sottovalutazione da parte degli organi di informazione e da parte della magistratura per l’allarme che ho lanciato nei giorni scorsi. Altri, in altri tempi, sottovalutando quanto avveniva intorno a loro, contribuirono ad impedire che il terrorismo si consolidasse. Non si ripeta lo stesso errore. Alzare la guardia è un dovere a tutela della libertà. Saranno pure petardi, ma è bene non ignorare nessun segnale di allarme». Lo afferma il presidente dei senatori Pdl, Maurizio Gasparri.
 
Appresa la notizia dell’atto inqualificabile compiuto ai danni della sede della Lega Nord a Gemonio, il Presidente del Senato, Renato Schifani, esprime «sincera solidariet… alla Lega e una decisa condanna dell’accaduto», auspicando che vengano presto individuati i responsabili del gesto.
 
«Non sono questi gesti vigliacchi che fanno paura o fermano il lavoro della Lega Nord. Le donne e gli uomini del Carroccio a partire dal Segretario Federale Umberto Bossi che hanno una storia di pervicace determinazione certamente non si intimoriscono per atti inconsulti di intimidazione politica e continueranno con fermezza sulla strada delle riforme e del federalismo». Lo afferma Raffaele Volpi deputato bresciano della Lega Nord nel commentare l’attentato di Gemonio alla sede del Movimento di Bossi . « In questi anni abbiamo subito attentati a molte sedi, in Lombardia, Veneto, Emilia e Piemonte ma abbiamo continuato sulla nostra strada con la forza delle nostre idee e la coerenza di un progetto politico forte e sempre più condiviso. La solidarietà che oggi arriva alla Lega è ben accetta ma è necessaria una più ferma condanna di quel latente germe di violenza che anche negli ultimi tempi è stato in parte , da alcuni, giustificato. La politica non ha bisogno di nuovi cattivi maestri che sui disagi degli altri costruscono spazi pericolosi di protagonismo politico».
 
«Ai colleghi della Lega Nord rivolgo la mia solidarietà per l’atto intimidatorio compiuto ai danni della loro sede di Gemonio. Da leali avversari politici della Lega non possiamo tollerare alcuna forma di violenza o intolleranza: il confronto è tale solo se accompagnato dal rispetto assoluto di tutte le posizioni, dal dialogo civile e sereno, anche nella radicale diversità di opinioni»: lo afferma Vannino Chiti, vice presidente del Senato.
 
Il portavoce del PdL Daniele Capezzone esprime piena solidarietà a Umberto Bossi e alla Lega. «C’è un clima di odio – osserva Capezzone in una nota – che non deve essere sottovalutato, e che colpisce cose, simboli, sedi, persone, con piccoli e grandi atti di violenza. Io stesso ne sono stato vittima di recente. È una deriva pericolosa, che non pu• lasciare indifferente – conclude – le persone ragionevoli, di qualunque orientamento politico e culturale».
 
«A nome del Partito democratico della Lombardia esprimo piena solidarietà ai rappresentanti della Lega Nord per il vile atto intimidatorio avvenuto la scorsa notte a Gemonio. Segnali violenti come questi sono da condannare senza se e senza ma. Per questo mi auguro che vengano presto identificati i responsabili di questa azione». Lo afferma il segretario del Pd lombardo, Maurizio Martina.
 
Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, appresa la notizia dell’atto intimidatorio contro la sede della Lega Nord di Gemonio, nel condannare con fermezza tale vile gesto, ha espresso la solidarietà sua personale e della Camera dei deputati agli esponenti della Lega.
 
«Il vile attacco alla nostra sede di Gemonio è un gesto da condannare con fermezza ma anche un sintomo di una crescente intolleranza che deve far riflettere prima di tutto il mondo della politica. Voglio anche esprimere la mia personale solidarietà e vicinanza agli amici e fratelli lombardi che hanno subito quest’attentato intimidatorio che però non fermerà il nostro percorso di riforme e di cambiamento». Lo dichiara Federico Bricolo, presidente della Lega Nord al Senato.
 
«Non ci lasceremo intimidire». Così il ministro dell’Interno, Roberto Maroni ha commentato l’attentato alla sede della Lega di Gemonio. «È già successo in passato – ha aggiunto Maroni – che sedi della Lega siano state oggetto di atti di violenza. Sono episodi da non sottovalutare mai».
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Dicembre 2010
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