Partono le trivelle, nasce l’impianto di Geotermico più grande di Varese

Nel cantiere dei Giardini Sospesi 45 sonde per creare l'impianto più grande della provincia. 45 sonde in tutto, che riscaldano d'inverno e rinfrescano d'estate

La trivella per le sonde geotermiche ai Giardini sospesiSono partiti da poche ore i lavori per l’impianto geotermico più grande della città di Varese, quello che risalderà il grande complesso residenziale dei Giardini Sospesi.
Una tecnica che permette di riscaldare e rinfrescare gli appartamenti, e che in alcuni paesi – come la Svizzera per esempio – già molto collaudata. In Italia però questo nuovo modo di costruire impianti sta muovendo i primi passi, e a Varese gli impianti geotermici si contano sulle dita di una mano e sono tutti di dimensioni molto più limitate. Ma come funziona, e cosa comporterà la nascita di questo impianto? abbiamo provato a chiederlo al geometra Alfio Storari, dell’ufficio tecnico della Fim, che si sta occupando della realizzazione del progetto.

Com’è la struttura dell’edificio e dove si posiziona l’impianto geotermico?


«Gli edifici verranno posti a ferro di cavallo: il corpo uno dalla parte dello stadio, il corpo due nella parte verso il Sacro Monte il corpo tre verso il lago, mentre sul frontespizio della via Borghi ci saranno la palazzina e gli uffici. L’impianto geotermico è formato da un anello di sonde che gira tutto attorno alla superficie fondiaria. Per non avere interferenze tra loro è necessaria una distanza di 8 metri. In tutto saranno posizionate 45 sonde, che raggiungeranno una profondità di 150 metri. Il fluido scende fino a lì e scambia calore con il terreno».

Ma come funziona esattamente? come si riscalda la casa attraverso la terra?

«Bisogna tenere conto che il terreno è un grande serbatoio, che si mantiene a temperature costanti. Per esempio, 150 metri sotto l’impianto dei giardini sospesi c’è una temperatura costante di 12 gradi e mezzo. Quando il fluido scende, nel periodo invernale esso acquista calore, ortandosi appunto a 12 gradi e mezzo. Dopodichè torna verso una pompa di calore, che attraverso delle caldaie elettriche porta la temperatura del fluido dai 12,5 ai 36,5 gradi. Che è la temperatura del pannello radiante. Il trasporto del fluido fino ai 150 metri sotto terra serve poi in estate per il raffrescamento: portando il fluido in basso noi ridiamo calore al terreno, ma poi l’acqua torna rinfrescata, portando questo fresco alla casa».

La geotermia è da noi un sistema di riscaldamento/raffreddamento piuttosto giovane. Chi ha progettato questo l’impianto?
«Abbiamo chiamato per progettare questo impianto il professor Daniel Pahud, della Supsi di Lugano è uno dei maggiori esperti al mondo di geotermia, e lavora in un paese, la Svizzera, che è molto più avanti di noi su questa energia: da loro ci sono impianti che hanno 40 anni. Abbiamo quindi sfruttato la sua esperienza per creare un impianto che non fosse sbilanciato e dove non ci fosse uno spreco di sonde».

Come procedono i lavori, da ora in poi?
«La prima fase dell’impianto è la perforazione del terreno per le sonde. Innanzitutto, una prima perforazione di prova è stata fatta per vedere come rispondeva il terreno alla sonda stessa. Dopo questa prima trivellazione si è dunque scelta la posizione delle sonde e il loro numero: in tutto saranno 45, posizionate perimetralmente al complesso. Ogni sonda per essere posizionata ha bisogno di circa un giorno e mezzo – due di lavoro: il che significa, meteo permettendo, circa due o tre mesi. appena posizionate le sonde va cominciato l’edificio vero e proprio, in modo da costruirlo esattamente intorno alle sonde».

Qual è il vantaggio di un impianto geotermico per chi abiterà questa casa?
«il vantaggio di questo tipo di impianto, oltre a quello economico, e che hai il riscaldamento e il raffrescamento – che non è condizionamento, ben inteso – insieme. Nel caso del raffrescamento in particolare, si tratta di un condizionamento sano, che dà una sensazione costante di fresco, completamente gratis, a cui verrà aggiunto solo un impianto di deumidificazione per avare la situazione perfetta. E’ un modo di vivere molto confortevole e naturale, in ogni stagione».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Febbraio 2011
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