“Il bunga bunga l’ha inventato Garibaldi”

All'osteria "Cose di altri tempi" a Bizzozero il 17 marzo sarà festeggiato con un menù patriottico.Graziano Ballinari ha agghindato il locale in salsa risorgimentale

Cucina, storia e sesso. Sono questi gli ingredienti che Graziano Ballinari ha scelto per condire la sua osteria. Quando si entra nel circolo famigliare “Cose di altri tempi” a Bizzozero è come immergersi in un museo con cucina annessa. I sensi rimangono confusi. Gli odori vengono sovrastati da visioni bizzarre, come i mutandoni appesi alle finestre al posto delle tende.
In occasione dei festeggiamenti per i 150 anni dell’unità d’Italia, Ballinari ha pensato bene di agghindare il locale in salsa risorgimentale. Oggetti, foto, documenti che ripropongono le gesta di Garibaldi, Mazzini, Cavour e Vittorio Emanuele II.  Il sacro e il profano si mischiano in una personalissima visione della storia patria. «Il vero inventore del bunga-bunga è stato Garibaldi. Guardi qua» dice Ballinari mostrando orgoglioso un articolo con tanto di foto dal titolo “Le donne del guerriero”. Già , secondo l’oste, l’«Eroe dei due mondi» si sarebbe fatto onore soprattutto tra le lenzuola. «Ma sa che tra lui e Mazzini c’era una grandissima rivalità a causa delle donne?A Garibaldi le amanti tagliavano una ciocca di capelli, pare che fossero bellissimi. A momenti rimane calvo». Ballinari è una sorta di archivio vivente, sa tutto delle amanti di casa Savoia. Per non parlare di quelle che, secondo lui,  Camillo Benso Conte di Cavour possedeva su un "ottomano", un divano che l’oste ha piazzato in fondo al locale, ma solo con intenti di arredamento. Nelle toilette dell’osteria è ricostruito l’ambiente di un vecchio bordello, con tanto di tariffario e bidé mobile.
Per la giornata di giovedì 17 maggio, l’oste propone un menù tricolore ad un prezzo patriottico. “La storia nel piatto” comprende: un antipasto bianco, rosso e verde, lasagne alla garibaldina, tagliatelle alla Vittorio Emanuele II, Timballo alla Cavour e linguine alla Mazzini, scaloppette al marsala con risotto dei mille. Tra le proposte culinarie ci sono anche piatti dedicati alle donne del risorgimento. Tra i secondi compare un pollo menta e noci alla bela Rosin, l’amante del re, una coppa Anita, una torta di primule alla bella nicchia, dedicata alla contessa di Castiglione. Ma la portata più scandalosa è la coppa di gelato dell’infedele Giuseppina Raimondi. «Nel 1859 – racconta Ballinari – la marchesina aveva solo 18 anni e fu sposata da Garibaldi a Villa Olmo a Como. Fu costretto a sposarla perché dopo una notte d’amore, lei disse di essere incinta. Ma a salvare Garibaldi fu un dispaccio fattogli recapitare da sconosciuti proprio sull’altare. In quel dispaccio si diceva che il figlio che la Giuseppina aveva in grembo era di un altro uomo». E lui ripartì subito per fare l’Italia.

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Pubblicato il 16 Marzo 2011
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