Varese, una provincia immobiliare

Anama rende pubblici i dati 2010: che mostrano come la provincia stia riprendendo mercato. Ma in forme molto diverse da zona a zona

Eppur il mercato immobiliare si muove.
In provincia di Varese le compravendite immobiliari incassano infatti il 2,26% in più rispetto al 2009: ma la situazione immobiliare è molto diversa tra le diverse zone della provincia. Varese, Busto e Gallarate, per esempio, hanno risentito meno l’effetto della crisi, mentre in cittadine come Cassano Magnago o Fagnano Olona la contrazione del mercato è arrivata a toccare il 60%.

bernardo bianchessi presidente Anama VareseI dati, che provengono dalla Conservatoria dei registri Immobiliari e dall’agenzia del territorio, sono stati resi noti dal presidente provinciale Anama (l’associazione di gategoria degli agenti immobiliari legata a Confesercenti) Bernardo Bianchessi e hanno mostrato una situazione davvero variegata nelle nostre zone.

L’andamento del mercato immobiliare del capoluogo, infatti, mostra come la nostra provincia sia comunque ricca malgrado i tempi che corrono: gli immobili più venduti sono i più grandi. Delle 844 compravendite a Varese del 2010 (in leggero calo rispetto al 2009: erano 876) la richiesta di immobili di “taglio grande” e costi importanti batte quella di piccoli immobili per 270 a 238.
Un discorso simile avviene nei paesi sul lago Maggiore: sia Angera (che registra un buon numero di compravendite: 87 nel 2010) sia Laveno (104 in un anno) sia Luino (211 compravendite di cui 71 di taglio grande) fanno comprendere come c’è chi ha ancora una buona possibilità di spesa.

Non se la passa per niente male nemmeno Busto Arsizio, che vede nel 2010 (1137 compravendite contro i 1080 del 2009) la zona di Malpensa (in positivo, malgrado tutto) e Saronno. Per Saronno e il saronnese, che ha visto 441 nel 2010 solo nella città, l’incremento – e la grande vivacità nelle compravendite: a Caronno Pertusella, per esempio si vendono 53 abitazioni su 1000, mentre a Varese circa 30 – sembrano dipendere soprattutto dalla ferrovia: «I più venduti sono Origgio, Gorla minore, Gerenzano e Tradate. nella maggior parte dei casi, stazioni ferroviarie verso Milano» spiega Bianchessi.

Funziona in maniera profondamente diversa invece il mercato dei paesi tra Busto e Gallarate: all’interno di quell’area, in paesi come Cassano Magnago e Fagnano Olona la diminuzione delle compravendite è molto significativa: (-50 per cento a Cassano e addirittura – 60% a Fagnano)
«L’ipotesi più probabile è il forte abbassamento dei prezzi delle case a busto e Gallarate, le città di riferimento – spiega Bianchessi – se una volta il mercato vivace di quei paesi era dovuto al fatto che costavano meno che comprare casa in città, ora i prezzi nelle città sono diventati simili o addirittura più bassi, con una quantità di servizi molto superiore».

Stazioni, scuole secondarie, ospedali contano molto, a parità di prezzo, nelle scelte di chi acquista: «Anche se poi non si può pensare che anche nelle città le cose vadano sempre bene – precisa Bianchessi – Gallarate soffre per esempio di un alto tasso di invenduto, forse perchè nella prospettiva di Malpensa si è costuito fin troppo in passato».
paolo bellini presidente anama nazionale La zona Malpensa però non soffre: Somma Lombardo, Cardano al Campo sono entrambe sopra le 200 compravendite all’anno. «Qui però il taglio è solo medio piccolo: si privilegiano, evidentemente, gli investimenti per l’affitto o gli investimenti per una casa che non si pensa sfruttare personalmente a lungo» conclude Bianchessi.

Nel complesso, il mercato sembra dare quindi, in provincia come in regione, i primi segni di un nuovo movimento: «La crisi c’è, ma la Lombardia sta cavalcando la ripresa, preparandosi al 2015 – ha concluso Paolo Bellini, presidente nazionale Anama – un buon segno anche per il resto d’Italia, perchè quello che succede in Lombardia in questo campo, è poi quello che succederà un paio di anni dopo su tutto il livello nazionale»

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Aprile 2011
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