I genitori si ribellano: “Perchè si smantella la scuola?”

Sono già oltre 150 le firme raccolte tra i genitori dell'elementare che vive un'ulteriore riduzione del personale. Mobilitate anche le altre scuole del comprensivo

Tagli, solo e sempre tagli. Sono ormai anni che la scuola subisce continue limature per contenere la spesa. La novità di quest’anno, che colpisce ancora una volta la primaria, sta creando molto scontento. In base alle direttive, solo un istituto che avvia una classe di 24 ore può aprirne una di 30. In caso contrario, lo standard è di 27 ore settimanali.
Una novità che interesse molti plessi, soprattutto quelli piccoli. E dalla scuola elementare di Morosolo, che fa parte del Comprensivo di Comerio, si alza la voce di protesta. Una lettera che ha, fino ad ora, ricevuto la firma di 150 persone, verrà inviata al direttore dell’Ufficio scolastico territoriale Claudio Merletti: « So che non abbiamo alcuna possibilità di cambiare le cose – afferma Monica Castani, tra le mamme firmatarie – ma ritengo che sia giusto far conoscere la nostra opinione. Tagliare sui bambini, sul nostro futuro è una politica che non capiamo. E non si pensi che sia solo questione di un pomeriggio in più con i figli sistemati. Io personalmente non ho problemi di gestione dei bambini. Si sta mettendo in pericolo un sistema qualitativo di insegnamento, un modello che avevamo scelto per i nostri figli e che ora rischia di morire».

Il sistema è quello della compresenza, dell’equipe pedagogica, dei progetti che mirano a insegnare le materie attraverso un metodo sperimentale e non teorico: « Si può dire ai bambini che due più due fa quattro e provare a verificare se hanno capito e si può dimostrare il risultato con la pratica. C’è una bella differenza!!!».

Anche il Comprensivo di Comerio dovrà rinunciare a 5 delle sue maestre e da settembre le classi prime e seconde avranno la settimana di 27 ore: « Ho indetto una riunione con tutti i genitori per spiegare la situazione – commenta il dirigente Antonio Antonellis – purtroppo le direttive non lasciano alternativa. Si deve chiedere ai Comuni di intervenire per sopperire alla mancanza della scuola. Grazie al recupero di alcune ore, però, siamo riusciti a ridurre l’orario solo alle classi prime e seconde, salvando le terze».

La raccolta firme, ora, si estenderà, da Morosolo arriverà a Casciago, Luvinate e Comerio: « Si continua a tagliare la scuola, che è il futuro – conclude Monica –  Che paese è mai questo?»

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Giugno 2011
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