Il medico imputato: “Quel farmaco non può aver ucciso Beppe Uva”

Continua il processo: nell'udienza odierna il pm ha cercato di capire perché lo psichiatra somministrò un'ulteriore fiala di ansiolitico

 «Sono innocente e ritengo di aver agito con perizia». Parla l’imputato, Carlo Fraticelli, 56 anni, lo psichiatra accusato di aver somministrato una fiala di ansiolitico, la mattina del 14 giugno 2008, a Giuseppe Uva, l’artigiano di 42 anni che morì nel reparto di psichiatria, dove era giunto all’alba, proveniente dal pronto soccorso, ma soprattutto dalla caserma dei carabinieri di via Saffi. Nella sua deposizione davanti al giudice Orazio Muscato lo psichiatra, oggi primario a Cantù, ha sostenuto di avere utilizzato una fiala da 5 milligrammi di En un farmaco che, a suo parere, non poteva determinare una reazione negativa con l’alcol assunto dal paziente, come confermerebbe la letteratura scientifica .

«Il paziente aveva un tasso etilico di 1,6 grammi litro che era stato rilevato nella prima mattinata al pronto soccorso» ha spiegato il medico aggiungendo anche che aveva ben chiaro il quadro clinico di Uva. Lo psichiatra ha tenuto conto del fatto che l’alcol nel frattempo doveva essere diminuito, e procedette con la nuova fiala. Ma perché lo fece? «Il paziente arrivò in uno stato di lieve sedazione – ha riferito al giudice – ma era ancora attivo. Lo appresi perchp la dottoressa Finazzi mi fece una relazione a voce. Era soggetto a un tso e aveva avuto una notte agitata, con una importante agitazione motoria, una condotta autolesiva nonché potenzialmente lesiva». Il pm Abate più volte ha domandato al medico, secondo le linee guida dell’azienda ospedaliera, quale fosse la categoria da attribuire all’uomo (se era violento o meno) ma sul punto lo psichiatra è stato meno chiaro che in altre occasioni.
Ha però difeso la somministrazione del farmaco: «Rispetto alla terapia che era stata seguita in pronto soccorso – ha proseguito – ho mantenuto una continuità di terapia con dosaggi attenuati». Quando il pm gli ha chiesto che quantità di En  poteva assumere una persona come Uva, il medico ha parlato di un dosaggio che può andare da 2 a 5 milligrammi. Fraticelli, quella mattina, ordinò una fiala da 5 milligrammi, una quantità che tuttavia, a parere dell’imputato, è impossibile che abbia determinato la reazione mortale collegata all’alcol assunto da Uva.

La tesi dell’accusa, come è noto, è invece diversa: secondo il capo di imputazione la fiala di En (ansiolitico e ipnotico) si andò ad aggiungere ai farmaci che un altro medico, Catenazzi Matteo (assolto e oggi in aula in qualità di testimone, dove si è avvalso della facoltà di non rispondere), somministrò in pronto soccorso: ovvero una fiala di Talofen, una fiala di Farganase e una fiala di Tavor, fermaci che tutti insieme, per la procura, crearono una sinergia con l’alcol fino a determinarne la morte.

Infine, va rilevato che la tesi della parte civile di un pestaggio dei carabinieri (mai espressa direttamente ma palese) non trova conferme nelle testimonianze di questo processo. Un radiologo ascoltato oggi ha detto che non c’erano fratture al cranio. Il medico legale nella scorsa udienza ha escluse fratture o segni di botte e ha afferma sotto giuramento che il pm Abate, fin dal primo momento, gli disse esplicitamente di indagare se fosse stato picchiato. Anche gli altri medici che lo ebbero in cura, dal 118 al pronto soccorso, non sentirono mai parlare di pestaggio

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 14 Giugno 2011
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.