“La tempesta ha ucciso gli alberi: strage di cedri”

La conta dei danni: il comune ha speso 30mila euro per rimettere a posto le strade

La tempesta di grandine ha fatto 30mila euro di danni (i soldi spesi dal comune per rimettere a posto strade, rami e alberi), ma poteva anche andare peggio, soprattutto perché alcune piante sono cadute sulle case, mentre i tetti volavano dappertutto e i vetri si spaccavano. Gli assessori Carlo Piatti (polizia locale) e Stefano Clerici (ambiente e protezione civile) sono però soddisfatti dei lavori fatti: «In città c’erano almeno 40 vigili per aiutare la circolazione – spiega Piatti -e molti hanno prolungato il turno». Clerici sottolinea che la «protezione civile è intervenuta con quattro squadre e ha lavorato fino a tarda notte. Tutte le strade sono state messe in sicurezza, e anche le piante». Il capo attività del verde pubblico, Pietro Cardani, entra invece nello specifico e ci spiega che cosa sia accaduto. «Praticamente è stata una tromba d’aria con un vento che spingeva la pioggia che ha agito come fosse un’onda o un piccolo tsunami. Questo ha colpito soprattutto le piante di alti fusto più deboli. In particolare – continua – sono i cedri dell’Himalaya che hanno ceduto. Si tratta di piante in voga nel secolo scorso che si sono adattate al nostro clima. Era belle da giovani, da vecchie sono un po’ pericolose. Sono caduti i due cedri del parco di Villa Augusta (nella foto) , e uno è finito sullo spigolo del circolo di Giubiano; per fortuna non nel centro della struttura altrimenti sarebbe qui a contare i morti. Queste piante sono molto leggere e crescono tantissimo. Quelle cadute erano alte fino a 40 metri. Hanno un legno leggero che con i cerchi concentrici che tendono a spezzettarsi e per questo non hanno una adeguata resistenza in queste calamità. Un cedro dell’Himalaya ha ceduto anche in via Parravicini e un altro è stato abbattuto in viale Borri. In viale Europa ha invece ceduto un ciliegio, quello finito sopra l’ambulanza. In via Verdi è caduta un quercia dai giardino privato della villa Baroggi».

La città giardino ha dunque alberi pericolosi? «Quando il vento soffia sopra i settanta chilometri l’ora, la gente non deve stare nei parchi. Ci sono diversi alberi centenari potenzialmente a rischio, sia nei giardini estensi che altrove. Ad esempio a Villa Baragiola o a Villa Mylius. Non ce la sentiamo di tagliarli tutti, alcuni hanno più di centro anni, qui nei Giardini Estensi ci sono dei pini del 1880, ma certo dobbiamo fare delle valutazioni su tutto il verde pubblico». 

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Pubblicato il 14 Luglio 2011
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