Casalzuigno Insieme: “Anche nel nostro comune tanti sprechi”

I consiglieri di opposizione Intaglietta e Botter attaccano l'amministrazione e in particolare il sindaco Caverzasio reo, come hanno scritto nel loro blog, di non volersi ridurre l'indennità di carica

Gli sprechi della Casta dei politici? Non sono solo nei palazzi romani. I consiglieri comunali della lista Casalzuignoinsieme Giorgio Intaglietta e Simone Botter puntano il dito contro il sindaco e la giunta comunale guidata da Augusto Caverzasio, eletto sindaco nel 2009. Secondo i due esponenti della lista di opposizione il piccolo comune della Valcuvia “non si fa mancare niente in merito agli sprechi” e sul blog casalzuignoinsieme.bloog.it elencano quelli che, a loro giudizio, sono “i costi discutibili dell’attuale amministrazione”.

«Una delle voci che più indignano è quella relativa agli stipendi dei politici: ma quanto guadagna il nostro sindaco? – si chiedono i due consiglieri di opposizione – a suo tempo avevamo avanzato una proposta per rendere pubblici i redditi di tutti gli amministratori comunali, ma è stata bocciata». E subito puntano il dito contro Augusto Caverzasio poichè «l’indennità del primo cittadino è definita (con delibera comunale nr.5/2011) ed è pari a  1446.08 euro al mese. A questi si aggiunge l’importo della pensione da lavoro dipendente, che continua a percepire per intero, ed un imprecisato importo dovuto alle sue attività agricole. Naturalmente tutto legale (come lo sono anche gli stipendi e le pensioni d’oro dei parlamentari), ma moralmente discutibile – continuano i due – Ma anche a questo riguardo avevamo proposto di ridurre di una quota le indennità di tutti gli amministratori di Casalzuigno, ma anche questa proposta è stata respinta».

Botter e Intaglietta sottolineano come «In molti comuni il sindaco decide di continuare il suo lavoro dipendente e riceve solo metà dell’indennità prevista. Ci sono inoltre sindaci che, per il fatto di avere già un reddito, rinunciano volontariamente all’indennità di sindaco, come avviene ad esempio nel comune di Cassano Valcuvia». Ma i costi che suscitano qualche perplessità nei due consiglieri sono molti, e ne fanno un corposo elenco: «Perché nominare un assessore alla cultura, prendendolo da Milano, e decidendo poi di spendere migliaia di euro in rimborsi viaggio ? Perché spendere migliaia di euro un impianto di registrazione audio dedicato alle sedute di consiglio, quando poi l’accesso alle registrazioni non è consentito ? E soprattutto perché invece tutti gli altri comuni della valle non hanno bisogno di nessun impianto audio ? Perché spendere 600 euro per l’affidamento (ad una società esterna) di un incarico per il “Monitoraggio dei costi energetici comunali” (delibera di giunta 48 del 2011) ? L’anno scorso è stato misteriosamente rubato il pulmino del comune. Perché pagare il noleggio per un vecchio mezzo, e poi acquistarlo per euro 3000?»

I due concludono con una considerazione: «E’ facile fare di ogni erba un fascio, generalizzare dicendo “sono tutti uguali”, ma non è così. Ci sono molti amministratori locali ( e non solo) che fanno questo mestiere con passione ed con umiltà, mettendo sempre al primo posto l’interesse pubblico e la trasparenza.  Ma non è il nostro caso».  Il primo cittadino, contattato immediatamente da Varesenews, non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito: «In paese conoscono molto bene queste persone» – è stato l’unico commento.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Luglio 2011
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