Bardello toglie le lenzuola e attende il ritorno al passato

Incassata la vittoria al Tar, i cittadini del Comitato studiano le mosse future in attesa di ritrovare la tranquillità di un tempo. L'assessore provinciale: "Ben venga la sentenza e ora studiamo"

Le lenzuola appese ai balconi e alle finestre delle case in via Piave a Bardello«Difetto di istruttoria e di motivazione, mancato rispetto delle garanzie partecipative e procedimentali degli interessati, violazione di specifiche disposizioni normative».
Le motivazioni del Tar alla sentenza, che dichiara illegittima la rivoluzione viabilistica voluta dall’amministrazione di Bardello lo scorso 10 agosto, sono pensanti.  Il tribunale amministrativo ha accolto in pieno le richieste del Comitato spontaneo i cui componenti hanno deciso di smantellare la "protesta aerea" con le lenzuola appese dallo scorso autunno. Piano piano, i tanti slogan diventati nel frattempo grigi per lo smog, stanno lasciando spazio alla gioia, contenuta nell’unico striscione che annuncia la vittoria in tribunale.

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Bardello, prima e dopo la sentenza 4 di 12

Cosa succederà ora? Il vicesindaco Del Grande dice di voler prima vedere le motivazioni della sentenza. Sulle casse di Comune e Consorzio della Polizia locale grava ora il pagamento di 4.000 euro per le spese processuali, mentre altri costi sono da mettere in preventivo per riportare la situazione viabilistica a un anno fa.
Il cartello che ricorda la sentenza del TarL’idea che si volti pagina e si prosegua come se nulla sia accaduto sembra, però, remota: « Mi aspettavo questa conclusione – commenta l’assessore provinciale  Aldo Simeoni – Noi c’eravamo adeguati alla volontà espressa dall’amministrazione di Bardello, sostenuta dai Comuni limitrofi. Non potevamo che prenderne atto».

Il Tar, nella sua sentenza, tira in ballo anche Villa Recalcati, che con la sua ordinanza del 10 agosto scorso, fece partire la rivoluzione : « Eravamo in una fase sperimentale – ricorda l’assessore – quando ci rendemmo conto della situazione, però, ritirammo il nostro atto. Ma il Comune proseguì per la sua strada. Abbiamo anche finanziato uno studio sugli effetti della delibera, studio che ci è poi stato sottoposto quando ormai la nuova viabilità era diventata definitiva. Il Comune ci mostrò i miglioramenti acustici e ambientali che volevano apportare nelle vie più penalizzate. Ma in quel documento non era segnalata alcuna proposta alternativa».

E, ora? Si ritorna alla situazione di un anno fa? E la rotonda che la Provincia vuole realizzare?
« Io non credo proprio che l’amministrazione di Bardello si sia divertita a rivoluzionare e a penalizzare i suoi cittadini. Cercava solo di risolvere i problemi. A questo punto, però, vista la decisione del Tar, anche la rotonda deve essere inquadrata in un’ottica allargata. È chiaro che bisognerà sedersi attorno a un tavolo e ragionare con calma e con studi approfonditi la situazione.  Ben venga questa sentenza che fa finire una situazione divenuta davvero insostenibile. E ora ricominciamo»

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Luglio 2011
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