Referendum, rottamatori in campo ma il partito frena

Il consigliere comunale Andrea Civati inizia la raccolta di firme contro la legge elettorale che ha tolto il potere ai cittadini. Ma i big rispondono: "Se torniamo al mattarellum in Lombardia avremo meno voti"

Abbattere a colpi di referendum l’attuale elegge elettorale oppure fare una proposta in parlamento? Non è ancora chiaro cosa sceglierà il Pd. Come scrive il consigliere regionale del Pd Alessandro Alfieri (nella foto) nel suo blog, ci sono già stati alcuni andirivieni.

«A luglio la Direzione nazionale del Partito Democratico, praticamente all’unanimità, aveva trovato l’accordo in tema di legge elettorale su un sistema a doppio turno con recupero proporzionale.

Passano poche settimane e c’è il liberi tutti; cosa che, al di là dei giudizi di merito, non depone a favore della nostra leadership nazionale» spiega Alfieri. 

Riassumendo, a tutt’oggi: la proposta di una raccolta di firme, per abbattere l’attuale legge elettorale a colpi di referendum è caldeggiata tra gli altri da Prodi, Parisi, Veltroni, Franceschini. Il segretario Bersani potrebbe però presentare una sua proposta alternativa nei prossimi giorni in parlamento e tornare alla prima ipotesi per abbandonare il referendum.

Ma soprattutto. Con i collegi tracciati dalla precedente legge elettorale il centrosinistra, in Lombardia, prendeva ben pochi voti e mandava in parlamento poca gente. A Varese poi ne parliamo proprio. 

I vertici del Pd locale lo hanno sottolineato e la questione è davvero calda
: «Con il mattarellum la rappresentanza del centrosinistra in Lombardia si ridurrebbe al lumicino» ha scritto senza mezzi termini sempre nel suo blog il consigliere regionale Alessandro Alfieri.

Ma oggi interviene Andrea Civati (foto). Il consigliere comunale varesino dell’area dei “rottamatori”, senza tattiche, vuole il referendum per abbattere la “legge porcata”. L’obiettivo è chiaro secondo gli organizzatori della corrente che a Varese esprime Civati: «E’ arrivato il momento di dare una mano come si può e con tutta la forza che si è in grado di mettere in campo per impedire che anche al prossimo giro 946 parlamentari siano nominati dai Partiti. Il referendum resta l’unica strada ormai percorribile dopo che tutte le altre si sono dimostrate essere vicoli ciechi. L’unica strada per cambiare sistema elettorale e per spingere questo parlamento a votare una nuova legge elettorale». Il gruppo di Varese ha promosso una raccolta di firme per sabato10 settembre alle ore 15.30 in piazza Carducci a Varese. Ma non tutti nel partito saranno d’accordo, c’è da scommetterlo. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Settembre 2011
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