Fontana: “Non lascerò mai la Lega ma la protesta è giusta”

Nell'anticamera di Palazzo Estense parla a braccio il sindaco, amareggiato per la decisione del suo partito, e spiega che sta riflettendo sul da farsi

Attilio Fontana parla un po’ imbarazzato, nella sala del sindaco, in comune (nella foto): «Deciderò tra oggi e domani che cosa fare. Di certo, se non prenderò parte allo sciopero dei sindaci mi dimetterò anche dall’Anci Lombardia. L’ipotesi che mi dimetta dalla Lega, invece, non esiste».  Fontana non vuole smarcarsi dal carroccio ma difende anche il suo operato: «Non ho mai fatto nulla contro la Lega – racconta – e anzi credo di aver sempre operato per salvaguardare i principi su cui è stata costruito il movimento, ovvero la tutela dei territori, l’autonomia e il federalismo. Magari ho sbagliato – continua –  nessun è perfetto, ma avendo sempre ben presente questo discorso della difesa delle prerogative territoriali».


Le hanno scritto gli altri sindaci?
«Sì, mi sono giunti molti messaggi da sindaci leghisti questa mattina, e tutti sono d’accordo con quello che abbiamo fatto – osserva il primo cittadino – aggiungo che nessuno mi ha mai richiamato all’ordine in questi mesi». Fontana è netto,  ma fa capire lo sguardo che, negli ambienti leghisti, si fiutava aria di ai danni dei primi cittadini che lavoravano con l’Anci per contestare la manovra del governo.

E’ la prova più drammatica per il Fontana sindaco della Lega?
«In realtà no – risponde il primo cittadino – quando nella scorsa amministrazione ci fu la guerra delle municipalizzate fu peggio, perché in quel caso non c’erano motivi ideali ma interessi economici».

C’è un contrasto tra il gruppo dirigente leghista e i sindaci del carroccio?
«C’è una frizione sulle scelte della finanziaria, tanti sindaci leghisti la pensano come me, ma con questo non voglio dire che i dirigenti del mio partito sbaglino».

Sindaco, sembra un po’ rassegnato, potrebbe andare avanti anche senza la Lega? Cosa dirà alla gente?
«Ma, prima di tutto, se dovessi tirami indietro dalla protesta dell’Anci direi che per continuare a fare il sindaco devo avere l’appoggio del partito, e dunque per continuare ad amministrare bisogna tenere conto anche di questo. Non è in discussione il fatto che io resti nella Lega. Tra l’altro non ho sentito nessuno al telefono in queste ore, comunque attendo novità. C’era un film in cui un capo indiano diceva ‘questa è una buona giornata per morire’, è un motto che usavo speso negli esami all’università, ma poi sono stato sempre promosso». 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Settembre 2011
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