“I ciottoli del Sacro Monte si stanno staccando”

Il degrado a causa dei parcheggi. La via sacra è della parrocchia ma il comune, secondo Luisa Oprandi, deve aiutare la chiesa a fare qualcosa per salvare la "rizzada lombarda"

Era da tempo che si susseguivano gli allarmi, ma ora il degrado in cui sta scivolando il Sacro Monte arriva anche in consiglio comunale, con un’interrogazione di Luisa Oprandi del Pd. L’ex candidata sindaca chiede che si faccia qualcosa per aggiustare la via sacra delle cappelle. Si tratta, va ricordato, della classica rizzada lombarda, ovvero di una strada antica tappezzata con i sassi lisci estratti dai fiumi, una tecnica realizzativa che in passato era molto diffusa nella nostra regione e che oggi costituisce una caratteristica identitaria di notevole valore storico.

Per il Sacro Monte e la via delle 14 cappelle è fondamentale questo tipo di cornice e sarebbe impensabile fosse diversamente, ma anche i sassi hanno bisogno di una loro manutenzione, mentre negli ultimi tempi è sono aumentati i ciottoli staccati e quelli distrutti. Il motivo è principalmente la mancata manutenzione, ma anche le automobili che transitano sulla via, in particolare quelle che parcheggiano nella parte finale e iniziale della via sacra.

Sia l’associazione degli Amici del Sacro Monte che altri ambientalisti chiedono da tempo un giro di vite per evitare che camioncini e vetture, slittando per la pendenza,  stacchino il manto del sentiero. Il problema è serio: la via sacra non è del comune, bensì della parrocchia del Sacro Monte. Ma Luisa Oprandi, la consigliera che ieri sera ha sollevato il problema, afferma che «ciò non può indurre l’Amministrazione a non sentire anche come “propria” in senso affettivo, culturale e sociale la storica strada che sale verso il Santuario».

La Oprandi denuncia «l’evidente stato di deterioramento dell’acciottolato, che risulta ampiamente divelto in più parti, con gravi rischi per la sicurezza di chi lo percorre e che riduce ad una condizione di scarsa dignità uno dei siti ambientali di maggiore interesse religioso, artistico, naturalistico della nostra città». Chiede «la possibilità di attivare un’azione di sussidiarietà, volta a supportare la Parrocchia in un possibile intervento di risanamento, che possa riqualificare il luogo simbolo della città, riportandolo ad una condizione di vivibilità e di assoluta sicurezza per i cittadini». E auspica «anche una regolamentazione della viabilità e della sosta, che siano maggiormente rispettose del significato religioso e naturalistico dell’intera Via Sacra».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Settembre 2011
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