Primarie leghiste, spuntano 3 nomi per il comando

Ieri il Carroccio ha votato i 212 delegati che sceglieranno il nuovo segretario provinciale. I papabili sono: Canton, Castiglioni, Bianchi o in alternativa Vanzulli. Candiani vorrebbe restare ma non c'è l'accordo sul suo nome

Affluenza dell’89 per cento alle primarie della Lega Nord e adesso comincia il bello. I delegati scelti per il congresso provinciale, che dovrebbe svolgersi il 9 ottobre (o il 16 ottobre) eleggeranno il nuovo segretario. Stefano Candiani non sarà riconfermato, anche se il sindaco di Tradate, in carica dal 2008, avrebbe voluto effettuare un secondo mandato. Non è gradito a una parte della base (alcuni gli imputano la sconfitta alle ultime elezioni amministrative) ma la componente leghista più vicina al ministro Maroni sta comunque cercando un candidato che probabilmente uscirà da un accordo con il segretario lombardo Giancarlo Giorgetti. Nomi? Si parla di Matteo Bianchi, fedelissimo maroniano e sindaco di Morazzone oltre che consigliere provinciale, e Pierangela Vanzulli vicesindaca di Gerenzano.
Ieri però ha detto una parola chiara sulla sua candidatura Maurilio Canton, sindaco di Cadrezzate, vicino a Marco Reguzzoni e ufficialmente candidato di bandiera della corrente del «Cerchio magico» come la chiamano gli avversari: «Io mi candido e lo confermo – spiega Canton, in felpa bianca e verde negli uffici di via Magenta della lega provinciale – non sono del cerchio magico come dite voi, ma della base, direi piuttosto che sono un ultrà bossiano». Della base ok, ma allineato in pieno con le ultime scelte salva-indagati in parlamento: «In Italia si è innocenti fino alla condanna definitiva, non mi imbarazza il voto per Milanese e Romano, il parlamento è sovrano e soprattutto bisogna vedere che cosa c’è dietro».
Il contrasto per la segreteria provinciale è sottotracciaUfficialmente nessuno può parlare di divisioni e correnti, nella Lega sono vietate e inoltre i capi hanno espressamente chiesto ai militanti di parlare meno possibile con i giornalisti.
Candiani e Canton hanno discusso ieri sera nella sede provinciale. Ufficialmente sono colloqui per un accordo unitario, ma tutti sanno che i due non si amano. Il gioco per la segreteria provinciale si fa però sempre più interessante perché c’è un terzo nome papabile, ed è il segretario organizzativo Donato Castiglioni. Quest’ultimo è in rotta di collisione con Candiani, e si sarebbe avvicinato decisamente all’entourage della moglie di Bossi, Manuela Marrone, da cui dicono sia benvoluto perché è attivo nell’associazione genitori della scuola Bosina.
Castiglioni avrebbe i voti per competere e lo dice la geografia delle sezioni. Lo sostiene Fabio Rizzi, il senatore di Besozzo dove la Lega ha la seconda sezione in provincia per numeri di iscritti militanti. Rizzi e il gruppo di Besozzo negli ultimi anni sono diventati importanti: lì c’è il centro dedicato a Carlo Cattaneo inoltre il senatore è molto amico di Fabrizio Iseni, l’imprenditore di Lonate Pozzolo che aiutaRenzo Bossi nell’avventura della nazionale Padania e del giro ciclistico in salsa verde.

I delegati al congresso saranno 212. Sono stati indicati con un voto semplice. Bobo Maroni ha votato intorno alle 15. Giancarlo Giorgetti non ha votato, e i militanti dicono che voglia rimanere equidistante. Ogni militante scriveva un nome unico nella scheda. Da statuto i delegati devono essere almeno 20, e poi se ne elegge uno ogni 5 militanti. «Adesso inizia il mercato di Algeri» scherzava un segretario di sezione, ieri sera al voto. Già, perché sono i delegati che spostano i voti, e bisogna capire chi ne ha di più e chi ne ha di meno. Le sezioni più influenti in genere fanno così: si prende un nome e lo si assegna a 5 militanti, e così via. Varese, Besozzo e Busto Arsizio la fanno da padrone. Ma occhio alla tante microsezioni nelle valli. Il candidato unitario sembra un sogno, ma va detto che al congresso provinciale ormai è prassi che vi siano due candidati, in una competizione che, a differenza di quanto spesso si dice del carroccio, è davvero molto democratica.

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Settembre 2011
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