Viabilità, il paese non trova la pace. I cittadini bloccano la strada

La tensione non accenna a diminuire. Dopo la vittoria la Tar contro la nuova viabilità l'amministrazione non accenna passi indietro. Sindaco e vicesindaco escono dal comune scortati dai carabinieri

La tensione a Bardello non accenna a diminuire. Al centro delle inquietudini continuano ad esserci le modifiche introdotte nella viabilità in paese. Contro di queste era nato un comitato che per un anno ha portato avanti la protesta, con raccolte di firme, manifestazioni e moti di protesta. Ma non solo. Il comitato era riuscito a portare la questione davanti al Tar, ricevendo anche la ragione dai giudici. Eppure l’amministrazione comunale non accenna passi indietro e oggi i cittadini hanno bloccato la strada creando un grosso ingorgo in centro paese.
A far scattare la scintilla, dopo che in parte gli animi si erano placati, è stato il quarto punto all’ordine del giorno del consiglio comunale di lunedì 26 settembre. La maggioranza vi aveva inserito la “sostituzione di un componente del comitato di redazione del periodico Informatore Comunale di Bardello”.
Ad essere rimossa è stata Iolanda Ossola, considerata colei che nella “redazione” del giornalino era ben disposta a dar voce alle ragioni del comitato contro la nuova viabilità. La stessa Ossola, che si trovava all’interno del comitato di redazione in virtù della fiducia dell’amministrazione comunale, aveva accettato di far pubblicare una lettera con le ragioni contrarie alla nuova viabilità. E adesso l’amministrazione ha deciso di rimuoverla: «io non contesto la decisione nel merito – spiega Iolanda Ossola -, l’amministrazione ha dato la sua fiducia per farmi stare nel comitato di redazione e l’amministrazione può legittimamente togliermela. Però avrei gradito saperlo e non scoprirlo in consiglio comunale senza essere mai stata avvisata. Credo che in questo caso si possa parlare di epurazione».
Lei ha incassato la decisione, ma i tanti cittadini presenti in consiglio comunale non l’hanno presa bene. Tutti hanno deciso di abbandonare la seduta e continuare le proteste fuori, in mezzo alla strada dove hanno bloccato il traffico per alcuni minuti. Immediatamente si è formata una lunga colonna di macchine che piano piano hanno desistito e fatto marcia indietro. Durante la dimostrazione non è mancato qualche momento di tensione e una bordata di fischi ha accolto il sindaco e il vicesindaco mentre uscivano dal comune scortati dai carabinieri.
La vicenda adesso sembra essersi avviata verso una lunga battaglia legale. Dopo la vittoria davanti al Tar il comitato di cittadini credeva di aver vinto definitivamente la battaglia, tanto che gli striscioni di protesta rimasti appesi per un anno ai balconi delle case erano stati ritirati.
L’amministrazione comunale non accenna però a fare passi indietro ed è intenzionata a fare ricorso al Consiglio di Stato.
Il sindaco Paola Quintè risponde anche oggi dicendo di voler cercare il dialogo e dice di voler misurare le parole per non “esasperare gli animi”. «Noi siamo aperti al dialogo – risponde il sindaco di fronte alle proteste di oggi – ma ci sono altri metodi per manifestare il dissenso. Noi stiamo cercando di risolvere il problema discutendo con gli enti provinciali preposti» e per quanto riguarda il ricorso del comune al Consiglio di Stato il sindaco conferma la scelta, «stiamo agendo secondo le norme, è nostro diritto rispondere attraverso le vie legali al pronunciamento del Tar».
E per Bardello la ferita rimane aperta.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Settembre 2011
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