Frankie Hi-Nrg e Capovilla: “Ragazzi, tocca a voi!”

I due musicisti sono stati ospiti della tavola rotonda organizzata dall'Informagiovani nel pomeriggio di sabato 19 novembre e hanno raccontato la loro esperienza

Due mondi differenti, un unica passione: la musica. Pierpaolo Capovilla, cantante de Il teatro degli Orrori e Frankie Hi-Nrg questo pomeriggio, sabato 19 novembre, sono stati ospiti all’Informagiovani di Varese per una tavola rotonda che ha visto la partecipazione di un centinaio di ragazzi e che ha visto come tema il live. Dal rock di Capovilla, all’hip-hop di Franki Hi-Nrg e di Dj Pandaj, terzo ospite della giornata, l’esibizione sul palcoscenico è stato lo spunto per parlare di sala prove, registrazioni in studio, scalette, debutti ma anche per parlare del mondo della musica in tutte le sue sfumature. Dalle parole di due artisti così differenti tra loro, sia nello stile che nell’approccio con il pubblico, si scopre infatti che stare su un palcoscenico non significa solo «cantare, significa dare tutte le emozioni che proviamo. Significa creare un contatto con chi ti sta davanti» come dice il rapper torinese, «ma significa anche creare un lavoro di squadra con le persone con cui lavori, essere capaci di imparare dalle persone che ti accompagnano in tourneè, cooperare». «Sì, la musica è democrazia», continua Capovilla, «Quando una band è in giro per un tour, è come una piccola comunità che si muove e questo è un grande insegnamento di umanità. Devi imparare ad essere paziente con gli altri ma anche ad arrabbiarti». Il pubblico ovviamente, in tutto questo è fondamentale, «per me il concerto è teatro come dice il nome con cui abbiamo scelto di chiamare la band- continua il cantante veneziano -. Quando salgo sul palcoscenico voglio che la mia rappresentazione sia vera, autentica e voglio che il pubblico si specchi in questa situazione. Non cerco una rappresentazione, quindi una fuga dalla realtà ma il contrario, l’immersione nella vita delle persone». La musica insomma, di qualsiasi genere si tratti, nasce per essere resa "viva e reale" attraverso gli artisti che, nel caso dei due ospiti, amano definirsi "artigiani". «Io mi considero un lavoratore della musica non una rock star», continua Capovilla che viene incalzato da Franki Hi-Nrg, «Torniamo ad essere artigiani, a "sporcarci le mani". La cosa bella di questa crisi è che tutti siamo costretti a reinventarci ogni giorno per essere al passo con noi stessi. Il musicista non può non conoscere ciò che accade nel suo mondo e buona parte del nostro successo è dato dalle nostre mani. Diventiamo tutti artigiani e vedrete che cose grandi faremo». Niente lustrini insomma, per una professione che come tutte ha bisogno di passione ma anche di fatica: «Io saltuariamente faccio ancora il cameriere – spiega Capovilla -. Quando ho iniziato questo mestiere con i One Dimensional Man ricordo che tutti noi della band, la sera suonavamo e il mattino andavamo a lavorare. Io lavoravo in una trattoria a Venezia e ogni tanto lo faccio ancora perchè mi piace, è un modo per incontrare gente e vivere quello che hai intorno». E poi, come non parlare dell’esistenza sempre minore di luoghi come i centri sociali, degli anni ’90, del "periodo delle posse", della grande macchina organizzativa che c’è dietro un’artista o che non c’è, delle difficoltà che si incontrano come in ogni mestiere. Eppure, sembra essere uscito un messaggio univoco, rivolto ai giovani: «Tocca a voi! Se avete qualcosa da dire, creare, fare, è il vostro momento. Mostratecelo».

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Frankie Hi-Nrg , Capovilla e Dj Pandaj 4 di 14
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Pubblicato il 19 Novembre 2011
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