Tutte le risposte alle domande sulla Colletta

Quando avviene, come funziona, quanto si raccoglie: ecco un vademecum per partecipare al meglio alla grande manifestazione nazionale di sabato 26 novembre

Una grande manifestazione su scala nazionale quale è la Colletta Alimentare può lasciare dubbi, perplessità o per lo meno curiosità. Ecco dunque una serie di domande frequenti sull’argomento, con cui cerchiamo di spiegare tutti gli aspetti di questa vera e propria "gara di solidarietà" che gli italiani (e gli europei) vincono da ben quindici anni.

Quando avviene e quanto dura?
La Giornata nazionale della Colletta alimentare si tiene una volta all’anno, l’ultimo sabato di novembre. Quest’anno (2011) è organizzata sabato 26 novembre, fin dal mattino.

Come posso donare gli alimenti?
Per donare è necessario recarsi in uno dei tanti super e ipermercati che aderiscono all’iniziativa. All’ingresso ci sarà un gruppo di volontari (indossano una pettorina gialla con gli slogan della Colletta) che consegnerà un sacchetto giallo e un volantino di spiegazione. A quel punto è sufficiente entrare nel supermercato, acquistare gli alimenti e consegnare il sacchetto all’uscita, ai volontari.

Quali cibi vengono raccolti?
Innanzitutto, non vanno acquistati prodotti deperibili o surgelati. Bisogna infatti donare scatolame (tonno, piselli e fagioli in scatola, carne in scatola), pasta, riso, olio, sughi, omogeneizzati per l’infanzia, zucchero, farina. Attenzione: è assolutamente VIETATO donare soldi, e i volontari non possono accettarli. Se qualcuno vi domanda un contributo monetario non esitate a segnalarlo.

Dove sono i supermercati che aderiscono?
In provincia di Varese sono ben 127 i punti vendita della grande distribuzione organizzata (super e ipermercati) che aderiscono. Spesso donano a propria volta quantità di cibo o promuovono all’interno la vendita di prodotti che possono essere ceduti alla Colletta.
L’elenco completo per la provincia di Varese si può trovare sul sito del Banco Alimentare a questo collegamento.

Come vengono distribuiti gli aiuti? A chi vanno i beni?
Gli alimenti vengono subito inscatolati (suddivisi per tipologia), pesati e spediti a un centro di raccolta territoriale (Varese, Fagnano Olona, Saronno). Qui vengono stoccati al massimo per un paio di settimane: il cibo viene infatti subito redistribuito alle associazioni (non ai privati cittadini) convenzionate con il Banco Alimentare. Le singole associazioni lo utilizzeranno poi a seconda delle proprie funzioni: c’è chi gestisce mense per poveri, chi case alloggio per persone disagiate, chi confeziona pacchi aiuto per persone in difficoltà e via dicendo.

Chi la organizza?
L’organizzazione generale della Colletta è gestita dalla Fondazione Banco Alimentare che ha sede a Milano. Questa si occupa di propagandare il messaggio, di tracciare le linee guida sulla Colletta, di fare accordi con le grandi catene della distribuzione, di coinvolgere sponsor e testimonial e di altri aspetti generali. I bracci operativi sono i banchi alimentari regionali (quello lombardo si trova a Muggiò) i quali operano sul territorio grazie a banchi locali come, per esempio, il "Nonsolopane" di Varese. Le associazioni che ricevono gli aiuti fanno riferimento al Banco regionale, nel nostro caso quello di Muggiò.

Se volessi fare il volontario a chi mi devo rivolgere?
La cosa migliore in questi casi è contattare il soggetto che organizza localmente la Colletta (per Varese Nord il "Nonsolopane" di Varese: 0332/232251). Il banco ha "sott’occhio" la situazione e può indicare quali punti vendita hanno maggior bisogno di volontari. Le singole persone possono comunque anche recarsi a un supermercato e rivolgersi al responsabile presente per mettere a disposizione qualche ora di lavoro.

A quanto ammonta il raccolto dell’anno scorso?
In Italia nel 2010 sono state raccolte 9.400 tonnellate di cibo grazie all’impegno di circa 120mila volontari in 8.700 punti vendita. 5 milioni di persone hanno donato il proprio "sacchetto" di aiuti. Nella sola zona di Varese Nord sono state raccolte quasi 116 tonnellate grazie a circa mille volontari.

Quali altre iniziative si tengono durante l’anno?
I diversi banchi alimentari del territorio hanno diversi progetti per aiutare i bisognosi. La Colletta serve a dare una mano ma non basta: il cibo raccolto a fine novembre dura al massimo fino a marzo. Le derrate per il resto dell’anno arrivano da ritiri nelle industrie alimentari, dagli arrivi tramite l’Agea (Agenzia per l’erogazioni in agricoltura) o dai ritiri presso i supermercati. Negli ultimi anni si stanno sperimentando (anche a Varese) il ritiro di prodotti deperibili e quello di cibi precotti dalle mense, grazie al progetto Siticibo. Spesso sono organizzate mini-Collette locali, nelle scuole, nelle parrocchie o tramite varie associazioni.

Se avete altre domande a riguardo, potete contattarmi alla mail segnalata nella firma di questo articolo. 

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

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Pubblicato il 24 Novembre 2011
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