Una montagna di droga destinata alla Svizzera
Oltre 500 chili di marijuana custoditi in un box di Malnate, stavano per inondare il mercato. Arrestati tre stranieri, denunciato un malnatese per aver prestato il garage al trio
Quando alle 7.30 di stamattina i militari della sezione mobile della Guardia di Finanza hanno fatto irruzione nei box di piazza delle Tessitrici, a Malnate, pensavano di trovare un bel po’ di marijuana. Ma non così tanta come quella sbucata da un furgone parcheggiato all’interno della rimessa: oltre mezza tonnellata. Fuori, tre uomini venivano portati via in manette dai finanzieri; dentro si faceva la conta delle cime di canapa custodite nel cellophane, oltre 5 quintali.
Tanta droga in un solo colpo a Varese, non si vedeva da tempo. E gli investigatori agli ordini del colonnello Antonio Morelli, comandante provinciale delle Fiamme gialle, stanno ancora indagando per capire tutti particolari del traffico, gli spostamenti ed eventuali altre persone coinvolte nei fatti.
Tutto ha inizio all’alba di oggi, quando si programma il blitz: da qualche giorno sono sotto osservazione tre giovanotti, tutti stranieri: sono un rumeno di 36 anni, un albanese di 38 e un connazionale di quest’ultimo più giovane, del 1984. I primi due abitano insieme a Cadegliano Viconago, l’altro è domiciliato a Induno Olona. Il trio arriva a bordo di due mezzi a Malnate, in pieno centro: un’auto e un furgone con targa svizzera si piazzano in retro verso i box; aprono i portelloni e la serranda del box per cominciare a caricare, e lì scatta l’arresto. Nel garage la sorpresa: 530 chili di marijuana proveniente dall’Albania, impacchettata in panetti da oltre un chilo ciascuno. Parte della droga era accatastata vicino al muro, l’altra, all’interno di un furgone fermo da tempo e inutilizzabile. Scattano le perquisizioni domiciliari, e a casa del rumeno a Cadegliano Viconago ecco 75.000 euro in contanti: ha un’azienda edile, ed è altamente improbabile che quei soldi siano legati alal sua attività: secondo i finanzieri si tratta di parte dei proventi de traffico.
Anche il proprietario del box, malnatese, viene perquisito: qualche dose per uso personale di canapa da fumare, e niente più: per lui solo una denuncia a piede libero per aver messo l’immobile nella disponibilità degli accusati di traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
Ma dove stavano portando tutta questa droga i tre arrestati?
Secondo il maggiore Giuseppe Fugacci, comandante del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Fiannza di Varese, è molto probabile che stessero cercando di spostare l’ingente quantitativo di erba in Svizzera. «Magari solo una parte, ma siamo certi che la droga serviva anche al mercato svizzero».
Il furgone e l’auto – una Citroen C3 – che sarebbero serviti per il trasporto dei cinque quintali di fumo sono entrambi targati CH, e intestati ad una società elvetica. Il valore di mercato della droga sequestrata si aggira sui 2 milioni e 650 mila euro (nella foto, da sinistra, il maggior Giuseppe Fugacci e il colonnello Antonio Morelli, comandante provinciale della Guardia di Finanza).
Il valore di un grammo della marijuana, varia a seconda della piazza di spaccio: in Italia si aggira tra i 5 e i 9 euro; in Svizzera tra i 50 e i 60 franchi.
Quello di oggi è certamente un sequestro record, ma non è inconsueto, secondo i militari di Varese, che la droga fosse destinata al mercato svizzero. Un tempo c’erano i pendolari della canna, che nei canapai si rifornivano: quello di oggi è invece la prova di un traffico internazionale di centinaia di chili.
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