La strada Gasparotto-Borri sfugge alla crisi

Erano emersi dei dubbi sul finanziamento dei privati ai nuovi svincoli, ma dopo un incontro con l’assessore Binelli l’intervento di 8 milioni di euro è stato confermato

Le opere pubbliche sono sotto tiro. Il comune ha una parte del suo tesoretto bloccato dal patto di stabilità, sulla spesa corrente può fare ben poco e dunque molti interventi dipendono o dalla Regione e dallo Stato, oppure da accordi urbanistici in cui, in cambio di permessi di costruire o ristrutturare, si finanziano nuovi cantieri.
Diversi di questi sono in ritardo a causa della crisi che ha forti ripercussioni nel settore immobiliare, è di qualche giorno fa la notizia di un rallentamento del cronoprogramma delle palazzine di viale Aguggiari che dovrebbe fruttare in cambio una nuova palestra a Calcinate degli Origoni.
Quello che non era noto è che anche il progetto della nuova strada che collegherà via Gasparotto e viale Borri, meglio nota come «Bretella Gasparotto Borri», aveva un problema di mercato, dal momento che l’investitore privato aveva manifestato all’improvviso dei dubbi. Nei giorni scorsi c’è stato un incontro importante all’urbanistica con l’assessore Fabio Binelli e l’immobiliare che deve finanziare una parte della strada e la risistemazione viabilistica degli svincoli di via Gasparotto.
«L’immobiliare Gdm, nei mesi scorsi, aveva manifestato qualche perplessità sull’intervento – spiega l’assessore – probabilmente c’era stato qualche problema nella vendita del pacchetto con i loro clienti della grande distribuzione, ma ci siamo incontrati e ci hanno detto di aver superato ogni perplessità, è una buona notizia perché l’impegno è confermato».
Il passaggio non è da poco, perché se il privato che sta trattando la procedura urbanistica di ristrutturazione della ex Malerba avesse fatto un passo indietro il rischio di un blocco totale sarebbe stato altissimo.
I costi non sono da poco e i tempi si sono già allungati. L’immobiliare dovrà finanziare 8 milioni di euro (su un totale stimato in questi anni tra i 10 e i 15 milioni): si parla di tre rotatorie, due svincoli e il sottopassaggio ferroviario della strada che partirà dalla zona dell’ex fabbrica arriverà nei pressi del convento dei frati cappuccini di viale Borri. Al posto del rudere, oggi transennato ma dismesso, la Gdm dovrebbe vendere tutto alla Esselunga, ma trattandosi, su questo specifico punto, di una trattava privata, la conferma definitiva l’avremo solo in futuro.
L’accordo di programma coinvolge il comune di Varese, la regione e quello di Gazzada Schianno. Un anno fa vi fu una perplessità sui flussi di traffico generati dalla trasformazione viabilistica, ma gli enti coinvolti oggi sostengono che la strada gioverà al traffico. Il comitato dei residenti invece sostiene il contrario e Legambiente è contro la strada perchè ritiene che vi sia rischio idrogeologico.
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Gennaio 2012
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