Un vescovo varesino contro gli F35

Giovanni Giudici, vescovo di Pavia e presidente nazionale di Pax Christi, nato a Varese nel 1940, si è espresso in questi giorni per sostenere il taglio delle spese militari e lo stop ad alcune produzioni

Monsignor Giovanni GiudiciE’ un vescovo di origini varesine il “capo della protesta” contro la produzione dei cacciabombardieri F35. Giovanni Giudici, vescovo di Pavia e presidente nazionale di Pax Christi, nato a Varese nel 1940, si è infatti espresso in questi giorni per sostenere il taglio delle spese militari e lo stop ad alcune produzioni: «In particolare il dito è puntato sull’enorme costo dei 131 cacciabombardieri F35, aerei di attacco che costano quasi 150 milioni di euro ciascuno. Un investimento di oltre 15 miliardi. Pax Christi lo ricorda da anni, in collaborazione con la Rete Italiana per il Disarmo di cui  fa parte», oltre all’Unione Italiana Sportivi e una serie di gruppi pacifisti, riuniti nel sito "No F35.org"e i gruppi pacifisti. 

Nella sua nota il vescovo ricorda che «Sempre più palese è l’assurdità di produrre armi investendo enormi capitali mentre il grido dei poveri, interi popoli, ci raggiunge sempre più disperato». E come «In questa festa dell’Epifania i Magi, ci racconta il Vangelo, “per un’altra strada fecero ritorno”. Anche per noi vale l’invito a intraprendere una strada diversa orientando ogni scelta alla via esigente e necessaria della pace – prosegue monsignor Giudici – Per questo esigiamo un ripensamento di queste spese militari con un serio dibattito in Parlamento. I popoli che camminano nella tenebra di questa follia chiedono di cancellare questo progetto e ciò è ancora più necessario in un tempo di crisi che è già molto pesante soprattutto per le famiglie e per i più poveri e che non sembra invece toccare i grandi investimenti per le armi. Dai Magi impariamo a scegliere, anche a rischiare. Quando si incontra il Cristo nel volto di tanti fratelli e sorelle non si può familiarizzare con progetti di violenza. Neppure in chiave di pseudo-sicurezza internazionale».

La voce coraggiosa di Giudici arriva da un percorso vitale che ha unito competenze a umanità e passione per il sociale: nato a Varese il 6 marzo 1940 Giudici consegue la maturità classica presso il Liceo ‘Cairoli’ nel 1959. Tra il 1957 e il 1958 vive e studia negli Stati Uniti, con l’aiuto di una borsa di studio. Dopo gli studi liceali entra nel Seminario Diocesano e viene ordinato sacerdote il 27 giugno 1964. Dal 1967 presso il Seminario diocesano di Seveso è anche insegnante. Nel 1972 Giudici  si laurea in lingue e letteratura moderne presso l’Università Bocconi: nel 1993 verrà poi proclamato "Bocconiano dell’anno".

Monsignor Giudici assomma una serie di importanti cariche: dall’11 gennaio 2004 è Vescovo della Diocesi di Pavia, dal settembre 2005 è membro della Commissione Episcopale Italiana per l’evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le Chiese, nel 2007 è nominato Cappellano Conventuale ad honorem, con iscrizione al Gran Priorato di Lombardia e Venezia, del Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta, nel novembre 2009 è stato nominato presidente del Consiglio nazionale dell’Associazione Pax Christi, sezione italiana, nel settembre 2010 è stato eletto membro nella Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace all’interno della Conferenza Episcopale Italiana.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Gennaio 2012
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