Malata in casa di cura potrà vedere il cane

Lo ha deciso un giudice dopo un ricorso perché la struttura non prevedeva l'ingresso di bestie. I precedenti

Una sentenza che sicuramente farà contenti tutti gli amanti del “miglior amico dell’uomo”. A Varese, un giudice del tribunale di Varese ha voluto premiare il rapporto affettivo che da sempre lega il cane all’uomo. Il 12 dicembre il giudice ha permesso ad una signora, ricoverata in una casa di cura privata , di ricevere le visite del suo cane. La donna si era rivolta al tribunale perchè la struttura vietata l’ingresso alle bestie. Per il giudice: “il sentimento per gli animali costituisce un valore e un interesse a copertura costituzionale” e dunque va tutelato.
Secondo il tribunale di Varese inoltre “la legge ha riconosciuto che l’uomo ha l’obbligo morale di rispettare tutte le creature viventi, e in considerazione dei particolari vincoli esistenti tra l’uomo e gli animali da compagnia, ha affermato l’importanza di tali animali a causa del contributo che essi forniscono alla qualità della vita e dunque il loro valore per la società”. (foto di repertorio)
Il provvedimento ha fatto piacere a tutti gli amanti delle bestie. Ma Varese non è in realtà nuova a una certa attenzione per gli animali. Nel 1995 un altro giudice permise a un detenuto di vedere i suoi cani, due belve di grossa taglia, che dopo l’arresto, pensandolo morto, non mangiavano più. I due cani furono portati all’ingresso del tribunale e prima che il detenuto entrasse per l’interrogatorio poterono abbracciarlo. Da quel giorno si ripresero e mangiarono.
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 10 Gennaio 2012
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