I “barbari sognanti” preparano la sfiducia a Canton

Dopo la convocazione dei congressi in tutto il nord, i maroniani di Varese puntano a una mozione che tolga il potere al segretario provinciale reguzzoniano, ma non a breve termine

«E’ nella logica delle cose, non avverrà in questi giorni, perché non si possono esacerbare gli animi, ma nel breve o medio periodo mi aspetto una mozione di sfiducia a Maurilio Canton». Che cosa succede nella Lega di Varese dopo la manifestazione di Milano? Questa è la risposta di un autorevole dirigente provinciale. La rivoluzione dei «barbari sognanti», come si sono ribattezzati i maroniani, non finisce con la «pace di Milano» e anche se Bossi dice che tutti hanno fatto un passo indietro e si sono dati la mano, è evidente che Roberto Maroni non si fermerà. E su facebook ha ribadito anche oggi che gli è dispiaciuto non poter parlare dal palco della manifestazione.
Glielo chiede una parte consistente della base leghista e i fischi a Bossi che sul palco non ha fatto parlare Bobo, sono la dimostrazione evidente che una parte della Lega vuole che l’ex ministro vada fino in fondo. Intanto il movimento è stato scosso dalle fondamenta. Antonio Polito, dalle colonne del Corriere della sera di oggi osserva che la sfilata della classe dirigente sul palco ricorda quella del vecchio Pcus, mentre la base è inquieta e reattiva come mai priam d’ora. E’ un ritratto interessante di quello che sta accadendo, e anche a Varese ci saranno delle ripercussioni. Il partito farà dappertutto i congressi. L’attuale segreteria provinciale è figlia del potere assoluto bossiano, e Maurilio Canton è stato nominati su richiesta espressa del capo, ma contro la maggioranza dei delegati. Ora che le cose sono cambiate, i media vicini all’ambiente maroniano si sono affrettati a scrivere che Canton rischia il posto.
Il direttivo provinciale è composto da 9 membri eletti, 7 segretario di circoscrizione, e il segretario provinciale, più i parlamentari e altri membri che però hanno solo un ruolo consultivo. I votanti sono 17, i rapporti di forza dovrebbero essere: 10 voti contro Canton e 7 voti a favore. Nel direttivo provinciale siedono Roberto Borgo, Marco Colombo e Paola Reguzzoni (quelli più vicini all’ex capogruppo Reguzzoni) e dai cosiddetti "maroniani" Enrico Baroffio, Gianluigi Lazzarini, Andrea Tomasini, Giorgio Caielli, Fabio Tonazzo ed Emilio Bassini.
Un altro dirgente però frena: «Ne faremmo un martire se chiedessimo subito la sua rimozione, credo che invece il direttivo aspetterà un po’ di tempo e interverrà al prossimo errore».  
Roberto Maroni questa sera è a Somma Lombardo dove si prospetta un’altra delle serate trionfali con la sua base. Intanto alla manifestazione di Milano hanno debuttato sciarpe con la scritta «barbari sognanti», e pettorine con la scritta «Bossi Bobo boys»; la prima l’ha indossata anche il capogruppo alla camera Paolo Dozzo, la seconda l’ha indossata Matteo Salvini.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Gennaio 2012
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