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Cattaneo: “CL non è una realtà politica”

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6 Marzo 2012

Caro Direttore,

ho letto con interesse l’articolo "Chi comanda nel PDL, CL è sempre più forte" pubblicato ieri su Varesenews a firma di Roberto Rotondo, così come altri approfondimenti nei giorni precedenti al congresso del PDL.

Nel ringraziarla per lo spazio che dedica a questi temi e per la lettura sempre attenta dei fatti politici, vorrei fare alcune precisazioni rispetto all’uso improprio che spesso viene fatto quando si fa riferimento a "CL".

Comunione e Liberazione é un movimento ecclesiale cattolico che ha come unico compito quello dell’educazione alla Fede dei suoi partecipanti. Una scuola di vita e una realtà straordinaria che ho incontrato ai tempi del liceo e di cui sono lieto di fare tuttora parte perché ha reso appassionata e persuasiva l’esperienza cristiana, così decisiva per la mia vita personale e per il mio impegno politico. Ma l’impegno politico resta eminentemente personale: ad essere una “macchina politica fortissima” (questa la definizione che viene riportata nel testo) non è CL, quanto piuttosto “Liberamente Politica” un’associazione fondata da me e altri amici nel 2005, iscritta nell’ambito di “Rete Italia”, una rete di associazioni che si riconosce nell’azione politica di Roberto Formigoni.

In Rete Italia, così come in Liberamente politica ci sono, cattolici e laici, ciellini e non ciellini, e anche per loro sarebbe improprio e parziale, oltre che sbagliato, parlare di CL come di una realtà politica.

Questa confusione non è nuova: lo stesso don Luigi Giussani già nel 1987, ben 25 anni fa, nel libro "Il movimento di Comunione e Liberazione – Conversazioni con Robi Ronza" a chi chiedeva se CL fosse "erroneamente creduta un’organizzazione in cui l’impegno politico” avesse “un ruolo determinante" rispondeva che “la comunità cristiana non può non tendere ad avere una sua idea ed un suo metodo d’affronto dei problemi comuni, sia pratici che teorici, da offrire come sua specifica collaborazione a tutto il resto della società” , ma la cui militanza politica tuttavia resta “frutto di un giudizio e di una responsabilità che sono eminentemente personali”.

Anche don Julian Carron, che ne ha preso il posto, ha chiarito poco tempo fa in una lunga intervista sul “Corriere della sera” come CL non possa essere ridotta a una espressione politica. Faccio mie queste considerazioni e invito a tenerne conto per i prossimi interventi sul tema.

Un cordiale saluto,
Raffaele Cattaneo
 

Raffaele Cattaneo

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