Alessandro Casillo: “Un tre a scuola fa più paura dell’Ariston”

Ha 15 anni ha vinto il premio Giovani al Festival di Sanremo, venerdì 16 marzo sarà alla Casa del Disco per presentare il suo cd. Intanto ci racconta la vita di un ragazzo alle prese tra scuola e palcoscenici

Sarà il ciuffo sugli occhi, sarà la faccia acqua e sapone, sarà quella voce forte e innocente ma Alessandro Casillo piace e anche tanto. A confermarlo non è solo la vittoria all’ultimo festival di Sanremo nella sezione giovani ma anche i 140.650 fan su Facebook e i clic su YouTube. Alessandro Casillo, ha 15 anni, è nato a Milano e dopo aver lasciato il teatro dell’Ariston sta girando le città italiane per presentare il suo ultimo disco. A Varese arriverà venerdì 16 marzo alla Casa del Disco, «Ci divertiremo. Sono già stato in altre città ed è molto bello avere l’occasione di conoscere le persone che mi seguono».

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Il ciuffo di Casillo arriva da Gallarate 4 di 7

Al festival di Sanremo con la canzone “É vero”, ha sbaragliato la concorrenza. «Non ho mai pensato ad una vittoria al festival. Ho solo pensato che dovevo cantare bene. É stata una bella esperienza anche se difficile. Prima di salire sul palco cercavo di scaricare l’adrenalina, di sfogarmi il più possibile. É stata un’avventura unica, paurosa ma che rifarei mille volte». Alle spalle l’esperienza televisiva di “Io canto”, «dove si respirava un’atmosfera più familiare rispetto a quella del festival. Facevamo le prove Alessandro Casilloinsieme e ci conoscevamo tutti. Il Festival è stato più emozionante però». Una voce, quella di Alessandro Casillo, che quando ti parla al telefono potrebbe essere quella di qualsiasi ragazzo non ancora maggiorenne. «La mia vita è normale. Il mattino mi sveglio e prendo il tram per andare a scuola, il pomeriggio ho gli allenamenti di calcio, altrimenti esco con gli amici». Professori e compagni di classe, «mi sostengono per fortuna e sono contenti». Al secondo anno di un Istituto Tecnico superiore per il suo futuro sogna la  vita sui palcoscenici: «Ho iniziato a suonare il pianoforte, poi la chitarra. A 12 anni ho capito che mi piaceva cantare. É stato mio papà ad avvicinarmi alla musica. Vorrei continuare a fare il cantante, ma è una strada dura e se non dovesse succedere farò il cuoco come mio papà, o l’idraulico, non lo so».

Sorridente e solare, Alessandro si racconta con grande semplicità, la stessa che molto probabilmente ha colpito gli spettatori del festival di Sanremo. «Mia mamma è più preoccupata per la scuola che per il resto. Sul palcoscenico non ti può succedere niente, ma se prendi tre sono problemi». Intanto il suo disco piace, le fan lo seguono anche durante gli allenamenti di calcio: «Una volta me le sono trovate lì, non so come hanno fatto a scoprire dove mi allenavo». Lui sembra avere le idee chiare: «Ascolto tanta musica italiana: Raf, Laura Pausini, Alessandra Amoroso, Baglioni. Ma se mi chiedi a chi vorrei assomigliare, ti rispondo me stesso. Vorrei essere solo Alessandro Casillo».

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Pubblicato il 12 Marzo 2012
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