All’Apollonio gli attori ci sono, lo spettacolo no

Nel pomeriggio l'annuncio della cancellazione da parte del produttore. Ma alla sera, agli spettatori arrivati lo stesso in teatro, Gianmarco Tognazzi e gli altri attori hanno raccontato la "loro" verità

Prima lo spettacolo annullato in tutta fretta, poi le spiegazioni degli attori che incontrano il pubblico per spiegare la loro versione dei fatti. Una serata agitata al Teatro Apollonio, dove doveva essere rappresentato lo spettacolo "Un nemico del popolo" di Henrik Ibsen: in mattinata la società di produzione, la Pragma srl, mediante il Teatro di Varese ha inviato una nota per annunciare il rinvio della recita, a causa di uno "agitazione degli attori". La comunicazione tardiva ha fatto sì che gran parte degli spettatori – centinaia di persone – si presentassero lo stesso in centro a Varese. Cose che danno magari fastidio, ma che non farebbero notizia se non fosse per un particolare: anche gli attori – guidati da Gianmarco Tognazzi – si sono presentati all’Apollonio per recitare, anche loro hanno scoperto con disappunto della cancellazione, in questo caso senza nessun preavviso. «Macché sciopero! Siamo arrivati qui a Varese oggi pomeriggio e abbiamo scoperto che non c’erano le scenografie, nè i costumi», hanno spiegato gli stessi attori al pubblico presente. «Gli attori – ci ha confermato subito anche una nostra lettrice – erano presenti nella hall del teatro e si scusavano con noi spettatori precisando a chiare lettere che l’annullamento non è avvenuto per loro colpa!». Anche venerdì sera la recita prevista a Chiasso era stata rinviata, questa volta sì per una agitazione degli attori: ma questa volta i protagonisti del dramma (nel senso dello spettacolo) hanno escluso categoricamente ogni "responsabilità" sulla recita rinviata.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Marzo 2012
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