Pd:”Basta demagogia, sull’Imu noi siamo concreti”

Non ci sta il Partito Democratico varesino ad osservare in silenzio le accuse della Lega e gli inviti alla disobbedienza fiscale, "da noi risposte concrete per risolvere i problemi"

«Chi ha sbagliato fino a ieri, oggi strilla slogan e demagogia». Non ci sta il Partito Democratico varesino ad osservare in silenzio le accuse della Lega e gli inviti alla disobbedienza fiscale, «perché oggi paghiamo soprattutto le conseguenze del Governo targato Bossi-Berlusconi di pochi mesi fa».
La preoccupazione in via Monte Rosa, sede del Pd dove oggi si sono riuniti il deputato Daniele Marantelli, i consiglieri regionali Stefano Tosi e Alessandro Alfieri e il segretario provinciale Fabrizio Taricco, è quella di apparire come il «partito della concretezza contro chi agita slogan irresponsabili», e presentare le iniziative che saranno presentate a livello provinciale, regionale e nazionale.
Partendo innanzitutto dall’Imu: «una tassa che naturalmente non piace – spiega Taricco – ma che esiste in tutta Europa e che piuttosto che osteggiare bisogna decidere meglio come debba essere modulata. Proprio perché è molto pesante per i cittaidni». Il segretario varesino ricalca anche quanto espresso dal presidente Monti spiegando che «il vero errore fatto da Berlusconi è stato quello di aver tolto l’ici con l’illusione che se ne potesse fare a meno. Uno spot a puro scopo elettoralistico le cui conseguenze stiamo pagando in questo momento». A preoccupare sono anche le iniziative leghiste, «quando sento la Lega e l’invito a non pagare l’imu e a non rispettare il patto di stabilità – spiega Taricco – mi chiedo davvero se le persone che lanciano questi messaggi sono le stesse che governavano fino 5 mesi fa: io faccio parte del direttivo di Anci posso dire che la lega non ha fatto nulla in passato su questi temi».

E proprio il ruolo che invece il primo cittadino di Varese Attilio Fontana ricopre all’interno dell’associazione dei comuni fa infuriare il Pd Alfieri, «il sindaco di Varese è presidente dell’Anci, associazione che sta portando avanti due battaglie molto serie e che anche il Pd condivide, sbaglierebbe a rompere il fronte dei sindaci solo per le lotte propagandistiche della Lega». Secondo il consigliere regionale «i nostri amministratori dentro il sistema Anci stanno portando avanti battaglie condivise: da un lato c’è quella per chiedere che il gettito Imu resti sul territorio; dall’altro c’è la battaglia sul patto di stabilita per liberare risorse per gli investimenti». Alfieri annuncia che il tema sarà posto martedì in consiglio regionale con un’iniziativa sull’Imu e a livello provinciale per chiedere che l’imposta diventi realmente municipale e che vengano modificate le regole sul patto di stabilità.

Sul fronte nazionale l’iniziativa del Pd affronterà nei prossimi giorni la questione dei crediti delle imprese nei confronti delle pubbliche amministrazioni. «Lo stato ha nei confronti delle imprese circa 60 miliardi a vari livelli – spiega Daniele Marantelli – la nostra proposta è di intervenire attraverso la ragioneria dello stato e far garantire il debito attraverso i titoli di stato, in modo da far rifluire alle imprese i soldi liquidi garantiti attraverso le banche».
«Non negheremo mai la realtà della crisi come chi diceva che ci sono ristoranti e aerei sempre pieni – dice Marantelli – ed è nostra responsabilità agire di conseguenza. Vorrei ricordare che adesso stiamo pagando una manovra di 70 miliardi, ma che 20 dei quali li ha messi monti, e gli altri 50 li hanno messi Berlusconi, Bossi e Tremonti con una logica di tagli lineari che hanno penalizzato i comuni virtuosi».

Nuove risorse dovranno invece venire dalla spending review, la riqualificazione della spesa pubblica, «ci stiamo impegnando a superare la fase di emergenza affrontata dal governo Monti e per poter ridefinire, nella prossima legislatura, il patto fiscale tra cittadini e stato – spiega il consigliere Stefano Tosi -. In questi mesi oltre all’emergenza dobbiamo ridefinire la qualità e la quantità della spesa pubblica. Questo lavoro determinerà la ridefinizione del patto fiscale con i cittadini».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Maggio 2012
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