In campo anche i sampdoriani vip

Da Paolo Villaggio a Maurizio Crozza, da Ivano Fossati a Corrado Tedeschi: ecco tutti i "sostenitori" eccellenti della squadra che sta per incontrare il Varese nella sfida finale. E ci sono anche Diego Pisati e Simone Longhini

Il valore di una squadra si vede dai suoi tifosi?  Forse si o forse no: certamente, la fede verso i club calcistici anche da parte di vip e personaggi pubblici rafforza il senso di appartenenza di tutti i tifosi e persino l’autorevolezza della squadra stessa. Da questo punto di vista, la sfida playoff di serie B tra Varese e Sampdoria è una di quelle davvero "toste": perchè Varese ha dei fan calorosi, ma la squadra genovese è storica ed è molto ben sostenuta

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La fede sampdoriana di Paolo Villaggio, per esempio, è nota tanto quanto il suo motto: «Non credo in Dio ma credo alla Sampdoria». Sampdoriani sono anche Fabio Fazio e Ivano Fossati. Che però, in una vecchia intervista al secolo XIX rispondeva alla domanda "Lei è tifoso?" con un «Sì, il più blando tifoso che la squadra blucerchiata abbia mai avuto. Se dovessero stilare una classifica, sarei all’ultimo posto, ma non mancherei. Certo, la mia passione ha avuto un picco ai tempi di Vialli e Mancini: ho quasi rischiato di diventare un vero tifoso. Non di calcio, ma delle vicende sampdoriane. Per il resto, sono l’ultimo dei supporter».

Un tifoso “storico” era Fausto Coppi, e tifosi sono anche le due colonne dei New Trolls De Scalzi e Di Palo, i coniugi Maurizio Crozza e Carla Signoris, persino Walter Nudo e il duo comico Olcese e Margiotta. A “Quelli che il calcio” a tifare Sampdoria, c’è stato spesso anche Dario Vergassola: a dirlo è addirittura Wikipedia.

In campo a presentare i grandi eventi della Samp, però, ci va non un genovese ma un “acquisito”, diventato fan sfegatato e testimonial della squadra: Corrado Tedeschi, attore di teatro e presentatore Mediaset della prima ora. A Genova da quando aveva 10 anni poichè il padre era in marina, gioca al calcio da quell’età e da allora tifa Samp: «Prima in una squadra che si chiamava Artigianelli, ma poi proprio nei ragazzi della Samp. Ricordo con emozione quando mi consegnarono la borsa con la maglia blucerchiata e le scarpe»,  ricorda in un sito di tifosi.

Su twitter si esprime un altro “doriano”: il giornalista e commentatore sportivo di Sky Guido Bagatta (@bagatta), che è già pronto per la prima sfida al Marassi… Sampdoriano era persino “Il Gadano”: il distributore di indovinelli della trasmissione “Passaparola” condotta da Gerry Scotti qualche anno fa. Quello che per gli spettatori era solo un libro parlante, in realtà era un signore di Ovada, Mario Cepollina, collaboratore e autore di Gerry Scotti, purtroppo scomparso qualche tempo fa, e sampdoriano sfegatato: a lui è stato dedicato addirittura il Sampdoria Club di Ovada.

Anche Varese, infine, può vantare i suoi “Sampdoriani vip”: lo scrittore e giornalista Diego Pisati, esperto di cinema e spettacolo da decine d’anni e autore di “Varese Hollywoode l’assessore alla Cultura del Comune di Varese Simone Longhini. Pisati non abdica alla sua fede anche in una situazione come questa: «Sono nato a Varese ma mia mamma ê di Genova. Per questo è la mia squadra, quella è la mia maglia del cuore. Una maglia unica al mondo. Certo, in una condizione come questa non potrò essere totalmente contento in nessuno dei due casi, sia che vinca uno sia che vinca l’altra. Anche se la maggioranza del mio cuore è per la Samp». Il motivo è addirittura "prenatale": «Mia mamma ha avuto le doglie quando mi aspettava mentre guardava, al bar della Brunella, una commedia di Gilberto Govi… Li è nato probabilmente sia il mio amore per lo spettacolo che l’amore per Genova e la Sampdoria». Longhini invece una scelta l’ha fatta: «Diciamo che abdico alla mia fede calcistica doriana per questo evento – commenta Longhini -. Ho cominciato a tifare Samp da piccolino: mia mamma lavorava in Liguria e d’estate la compagnia di amici era tutta sampdoriana. Erano gli anni di Vialli e Mancini e diventare blucerchiato non è stato difficile. Non sono mai stato un tifoso accanito della Samp, diciamo un simpatizzante: non sono mai stato a Marassi, ma ho visto un allenamento a Bogliasco. Di sicuro per queste finali il mio cuore sarà tutto e solo per il Varese. Se dovesse perdere mi spiacerà un po’ meno…»

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Giugno 2012
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