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“Io, cane scampato dal terremoto: da Mirandola a Varese”

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27 Giugno 2012

guido cane terremotatoMi presento: sono Guido, un mix di segugio e non so bene cos’altro, otto anni, adottato più di sette anni fa presso il canile di Mirandola. Scampato a maltrattamenti ed abbandoni, dopo un inizio di adozione a distanza, mi sono trasferito in pianta stabile a casa di mamma Sabrina e dei fratellini Federica e Francesco.
Un’esistenza tranquilla, un bel giardino a mia disposizione in una cittadina molto decorosa, con belle case come la mia e tanto verde.
Mia mamma diceva sempre che io sono l’esempio vivente che la vita può cambiare. Il canile di Mirandola, che pure è gestito in maniera ineccepibile, è pur sempre una comune nella quale le rivalità tra cani sono all’ordine del giorno e rubare una carezza ad un operatore è il solo obiettivo della giornata. Poi il sogno che si avvera: far parte di una famiglia.
Il 20 ero in casa con i miei fratelli. Dormivo sul mio divano preferito e non mi sono agitato molto quando c’è stata la scossa, anzi, ho accolto di buon grado il giretto fuori programma al parco davanti la mia casa. La casa aveva retto e non era caduto nemmeno un soprammobile, quindi potevo giocare tranquillo.
Ma il 29 è andata diversamente: avevo il terrore negli occhi. Anche stavolta la mia casa era in piedi, ma tutti i mobili si sono aperti rovesciando il loro contenuto e, cosa peggiore e traumatizzante, il muretto della scala esterna che porta al mio giardino privato era crollato e con esso il mio cancello, pesante diverse decine di chili. E’ stato solo un caso che alle 9.01 non fossi già in giardino a caccia di lucertole, dato che il cancello ed il muretto sono franati sulla mia cuccia.
Adesso vivo a Varese, un posto molto diverso da Mirandola. Qui non ci sono pianure e per fare la pipì devo inerpicarmi sui pendii delle colline che ci sono intorno alla mia nuova casa. Non ho più un giardino, ma due balconi ed ho perso gran parte della mia baldanza. Seguo passo passo la mia mamma e voglio tutti intorno a me, anche Walter, il mio nuovo papà varesino che mi ha accolto con tanto amore.
Sono un cane terremotato, ma fortunato. Molto di più rispetto a tanti animali che non hanno trovato scampo e sono morti sotto le macerie, che sono dispersi o che dormono in macchina da giorni con le loro famiglie.
Non so se mi fermerò qui, a Varese, ma voglio ringraziarvi per avermi accolto.


Guido, il cane di Sabrina Sasso

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