L’invasione dei moschini? Forse colpa del caldo

L’estate è arrivata e gli insetti si svegliano. Decine di segnalazioni di lettori preoccupati. Dall’Università la spiegazione di possibili cause

moscerini aperturaL’invasione dei microcorpi: migliaia, milioni di piccole uova che si schiudono con l’arrivo del caldo africano. Non è un fenomeno da fantascienza anni 50’, ma molto più semplicemente quello che avviene in natura col verificarsi di alcune condizioni climatiche.
La prova della massiccia presenza di vere e proprie “nuvole” di questi moschini, di colore nero, e a volte bianco, sono le decine di segnalazioni arrivate a Varesenews tramite Facebook.
Gavirate, Brebbia, Jerago, Vergiate, Busto, Fagnano, Varese: forse scampa al computo delle segnalazioni solo qualche paese del Luinese e delle altre valli, dove la temperatura più fresca, anche di qualche grado, tiene lontani questi insetti.
Ma cosa sta succedendo? Abbiamo provato a girare questa domanda ad alcuni esperti della facoltà di Scienze dell’Università dell’Insubria di Varese.
«È molto difficile, così su due piedi, sapere a quale specie ci stiamo riferendo – spiega il dottor Carlo Morelli, in viaggio di lavoro proprio in questi giorni – . Il proliferare di questi insetti dipende da diverse cause: sia di natura climatica, sia legate alla presenza o meno di predatori. Dovrò attendere qualche giorno per rientrare a Varese, ma non appena sarò in provincia cercherò di capire meglio di quale fenomeno stiamo parlando».
Difficile quindi risalire alla tipologia di insetto, né conoscere quali siano le caratteristiche, come avvenne l’anno scorso per le falene bianche che rappresentarono un caso a se stante.
Di sicuro quando si parla di predatori, non sempre si intendono vertebrati, come i pipistrelli. Spesso le specie più tenaci di questi insetti, resistono fino a che non arriva un insetto che aggredisce il moscerino, oppure fino a che le condizioni climatiche non intervengono.pipistrello
«La chiave di lettura non può che essere legata al clima – spiega Adriano Martinoli, ricercatore del dipartimento di scienze teoriche e applicate, sempre dell’Insubria . È bene ricordare che proveniamo da un periodo freddo e umido, che ha lasciato spazio ad un clima caldo intenso: spesso gli insetti si adattano con grande facilità a questi sbalzi di temperatura, le uova resistono, e al primo vero caldo è tutto un esplodere di vita».
Qualche lettore ha ipotizzato che la forte presenza di questi moscerini dipende dalla minor attività dei pipistrelli o addirittura dalla loro diminuzione di numero. È così?
«Assolutamente no – conclude Martinoli – . Gli unici dati interessanti non possono che risultare da analisi su periodi più lunghi, anche di diversi anni. Non abbiamo nessun elemento che ci porti a pensare all’assenza di pipistrelli: un un fatto probabilmente dettato dalla suggestione di qualche lettore».
Dall’Asl fanno sapere di non aver ricevuto alcuna segnalazione in merito, e che comunque verranno eseguiti i controlli di rito per eventi di questo genere. Nessun allarme, insomma, ma una verifica opportuna.
L’assenza di segnalazioni ufficiali all’Asl accreditterebbe l’ipotesi del fattore climatico, che ha probabilmente influito tra domenica e oggi facendo da volano al proliferare di questi insetti. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Giugno 2012
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