Ok dell’Arpa all’impianto di fitodepurazione
L’opera realizzata da Comunità montana grazie al co-finanziamento di Fondazione Cariplo e Provincia
Positivo il primo sopralluogo dell’impianto di fitodepurazione di Castello Cabiaglio (nella tratta dal profilo facebook della Comunità montana, alcuni scorci del progetto). A sei mesi dalla messa in funzione delle vasche per filtraggio delle acque nere l’autorità regioneale in materia di protezione dell’ambiente ha certificato l’assenza di odori molesti e l’idoneità dell’acqua campionata.
L’impianto di fitodepurazione di Castello Cabiaglio, inaugurato a fine 2011 e realizzato da Comunità montana Valli del Verbano, serve l’intero abitato che conta circa 550 abitanti ed ha sostituito il precedente collettore fognario, sottodimensionato per le attuali dimensioni del paese. La scelta della fitodepurazione è risultata essere un’alternativa ecocompatibile e conveniente rispetto alla realizzazione di un collegamento con il depuratore consortile di Ferrera di Varese.
La fitodepurazione offre infatti diversi vantaggi. Le vasche di ghiaia e cannucce di palude si inseriscono in maniera armoniosa e naturale in un contesto di notevole pregio paesaggistico. La depurazione avviene con un’azione meccanica e biologica, riproducendo su un’area limitata in apposite vasche dei processi che in natura esistono. La manutenzione dell’impianto ha costi contenuti che consistono nello sfalcio periodico della vegetazione.
La vecchia struttura è stata riadattata per un primo trattamento di grigliatura e dissabbiatura dei reflui fognari. Le acque vengono poi trattate nell’impianto di fitodepurazione che consiste in due vasche di microfiltrazione, dove l’acqua scorre orizzontalmente su tutta la lunghezza del letto, e in due vasche dove l’acqua, spinta a pressione in profondità, attraversa in verticale il letto di ghiaia e radici di cannucce di palude. Il pietrisco svolge un’azione di filtrazione meccanica sui reflui mentre le radici attivano l’ossidazione biologica degli scarti fognari.
La realizzazione dell’impianto è stata resa possibile grazie al co finanziamento di 277.00 euro di Fondazione Cariplo, 60.000 della Provincia di Varese, 157.000 di Comunità montana Valli del Verbano ed alla collaborazione del Comune di Castello Cabiaglio e del Sindaco Marco Galbiati. Il costo è stato di 494.000 euro, di cui €.354.000,00 per lavori ed €.140.000,00 per spese tecniche, IVA e monitoraggio ambientale.
Soddisfatto il Presidente di Comunità Montana Marco Magrini che conclude: “Questi sono i risultati del costante lavoro che l’ente svolge sul territorio e per il territorio, cercando soluzioni concrete ai problemi dei piccoli comuni. Il nostro ruolo vuole essere quello di mettere a disposizione le competenze per redigere progetti e intercettare importanti finanziamenti, svolgendo un’azione sempre all’avanguardia e attenta agli aspetti di tutela del paesaggio e dell’ambiente naturale.“
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