I sindaci: “Il depuratore è gestito molto bene”

Viggiù, Porto Ceresio e Bisuschio sono convenzionati con la comunità montana per il depuratore del Rio Bolletta. «Abbiamo abbattuto le immisioni di fosforo»

Non appena Legambiente ha diramato il comunicato stampa sull’inquinamento del lago Ceresio  e la mancata depurazione del Rio Bolletta, i vertici della comunità montana del Piambello, ovvero il presidente Maria Sole De Medio e il segretario generale Francesco Tramontano, hanno allertato le guardie ecologiche volontarie (Gev). «Nei prossimi giorni risaliremo tutto il corso del Rio Bolletta e degli affluenti – spiega Osvaldo Mussini volontario responsabile delle Gev – per evidenziare eventuali anomalie, sono verifiche che comunque facciamo periodicamente. Ieri, a titolo di scrupolo, una nostra pattuglia ha fatto una perlustrazione partendo dal lago fino all’incrocio con gli affluenti, ma l’acqua a vista presentava una situazione normalissima con presenza di pesci che risalivano il corso del fiume, segnale molto positivo».
Sandra Maria Cane, sindaco di Viggiù, Giorgio Ciancetti, sindaco di Porto Ceresio, e Silvano Pisani, sindaco di Bisuschio, confermano la collaborazione con la comunità montana nella gestione del depuratore del Rio Bolletta. «Dobbiamo dare atto alla comunità montana – dice Sandra Cane – di averci tolto questa incombenza e condividiamo quanto fatto finora. Mi dispiace che Legambiente si comporti così, perché dovrebbe fare come tutti i cittadini: venire nella sede della comunità montana e segnalare l’anomalia. Noi non abbiamo gli occhi dappertutto e questo atteggiamento fa male».
«Il comune di Bisuschio è pienamente d’accordo con la gestione del depuratore – sottolinea Pisani -. Seguiamo periodicamente i rapporti sulle acque della comunità montana perché a noi conviene essere informati su quello che si fa in quanto comune corrispondiamo una certa cifra per il depuratore».
Il sindaco di Porto Ceresio sorride e fa una battuta: «Io sono l’incriminato», ma poi riprende
subito il filo del discorso dei colleghi ammnistratori. «In questi anni si è fatto molto – dice Ciancetti – l’ultima variante per noi è stata quella di prolungare la tubazione di Porto Ceresio direttamente al depuratore mentre prima le acque entravano in fognatura e in tempo di pioggia non si capiva mai quella che entrava e quella che usciva. Con questa modifica non accade più».
Luciano Danielli, consulente (con incarico fino al 30 settembre 2012) esperto in depurazione delle acque, e Maurizio Piatti, dell’area-tecnico manutentiva della comunità montana, insistono sull’importanza di aver abbattuto ben al di sotto dei limiti di legge alcune immissioni, come il fosforo contenuto soprattutto nei detersivi e nell’urina. «Il problema – sottolinenano i due tecnici  – è che al depuratore il fosforo arrivava a 10 e  noi dovevamo scende almeno a 2. Bene, con un’ulteriore filtrazione finale siamo scesi a 0,5».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Luglio 2012
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