Polemiche su Assad in consiglio ma l’assessore non si presenta
Clerici aveva parlato bene del leader siriano. Lo difende il capogruppo del Pdl ma il sindaco non parla. La maggioranza si accorda per non farlo venire in aula. Siriano tra il pubblico
Assolto in contumacia. L’assessore Stefano Clerici non si è presentato in aula, al consiglio comunale che doveva, tra l’altro, discutere delle sue affermazioni a sostegno del leader siriano Assad. Un piccolo processo politico che si è risolto in nulla. Una presa di posizione che ha suscitato sconcerto e indignazione nelle opposizioni ma anche condanna nel Pdl, ironie nella Lega, e rabbia tra alcuni siriani di Varese.
In aula era presenti alcuni esponenti della comunità siriana, venuti a conoscere di persona l’assessore che sostiene Assad. Ma lui non c’era. Motivi di opportunità, assenza strategica, tentativo di evitare ulteriori polemiche. Il Pdl e il sindaco hanno trovato un accordo per difenderlo, tenendo i toni bassi. Il sindaco Fontana non è intervenuto, ha parlato invece il capogruppo del Pdl Ciro Grassia, che ha definito gli attacchi contro Clerici irricevibili. Ma che ha tuttavia riconosciuto che le sue parole di apprezzamento al leader siriano non erano opportune.
E che la sua posizione sarà valutata anche all’interno del partito. La maggioranza è costretta a difenderlo perché gli equilibri politici che sostengono la giunta fontana sono abbastanza ballerini in questo momento, ma certo non c’è stata una levata di scudi a sostegno di Clerici. C’è stato solo l’intervento del capogruppo della Lega Giulio Moroni che ha osservato come la situazione siriana sia complessa e sarà il tempo a stabilire come stiano davvero le cose. Il Pd è intervenuto con Andrea Civati che ha definito «incredibili e irragionevoli» le parole di Clerici.
Civati, a nome di tutto il Pd, chiedeva che il sindaco obbligasse l’assessore a una marcia indietro, oppure gli ritirasse le deleghe. E’ anche per evitare al sindaco l’imbarazzo di dover difendere un assessore che ha preso posizioni che nessuno condivide, che Clerici è stato invitato a stare a casa. Tuttavia dentro il Pdl erano in tanti a storcere il naso ieri sera, anche in ragione del fatto che l’assessore conquista pagine e pagine sui giornali con le sue polemiche – osservavano ieri alcuni esponenti del suo stesso partito – ma non paga mai un dazio politico e alla resa dei conti addirittura non si presenta in aula.
Il vicecapogruppo del Pd Luca Conte, ha incalzato ancora la maggioranza. «Questo vostro silenzio sulla Siria potrebbe essere interpretato male, magari come un’approvazione delle parole di Clerici». Ma il caso è stato chiuso con un imbarazzato silenzio. I siriani presenti in sala hanno ascoltato in silenzio, a fine seduta sono andati a ringraziare il democratico Civati.
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