Ferragosto “a secco”. L’acqua arriva in elicottero
La siccità rischiava di rovinare la giornata a ristoratori e turisti. La Protezione Civile e i Vigili del Fuoco hanno lavorato tutto il giorno per riportare la situazione alla normalità
Rubinetti a secco e Ferragosto a rischio. A Monteviasco la giornata di ieri rischiava di essere rovinata dalla mancanza di acqua dovuta alla siccità che ha colpito la zona in questo periodo estivo. A salvarla ci hanno pensato volontari della Protezione civile e i Vigili del Fuoco. Per riportare alla normalità la situazione e per permettere ai turisti di trascorrere il Ferragosto nel verde e in pieno relax la Protezione civile ha lavorato tutta la giornata impiegando anche un elicottero inviato dalla sala operativa regionale. Fondamentale anche l’apporto dei Vigili del Fuoco che hanno messo disposizione un’autobotte con 15mila litri d’acqua in località Due Cossani. Dalle mattina di ieri fino alle 14 l’elicottero ha trasportato ininterrotamente contenitori d’acqua all’acquedotto della piccola frazione di Curiglia, che, come si sa, non è raggiunta da alcuna strada carrozzabile. A Dumenza sono stati riempiti i bidoni che trasportati dall’ elicottero regionale venivano portati in prossimità del bacino di Monteviasco. I rifornimenti aerei hanno permesso ai ristoratori di garantire il normale servizio ai clienti e ai turisti di trascorrere senza problemi il loro soggiorno a Monteviasco. Sul posto ad affiancare le operzioni c’erano i volontari di Casciago, Dumenza e Curiglia. Tutte le operazioni sono state coordinate dai vertici della Protezione civili della Provincia di Varese.
L’intervento di Ferragosto a Monteviasco è stato pianificato in tutti i suoi dettagli dal Prefetto di Varese Giorgio Zanzi e dall’Assessorato provinciale a Sicurezza e Protezione civili diretto da Massimiliano Carioni e la difficoltà più grande è stata quella di reperire l’elicottero, ma soprattutto garantire la sua presenza per tutta la durata delle operazioni. «Si è trattato di un intervento straordinario – ha dichiarato Carioni – che ha permesso di ridurre al minimo i disagi per i nostri cittadini. Ora che la situazione è normalizzata, credo sia lecito porre sul tavolo un’argomento che merita un’attenta riflessione: con la riforma delle Province il nostro territorio e i cittadini rischiano di perdere un punto di riferimento istituzionale fondamentale, in grado di offrire servizi concreti. Quello di Protezione civile è solo un esempio».
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