Il Centro Re Mida si presenta

Venerdì prossimo, pomeriggio denso di appuntamenti al Chiostro di Voltorre, dove si potranno conoscere le potenzialità di un progetto che punta al riuso creativo dei rifiuti

remida voltorre fotoIl rifiuto che diventa tesoro: è il "riuso creativo" proposto dal Centro Re Mida del Chiostro di Voltorre, che che venerdì si inaugurerà nel pomeriggio. E la domanda dei visitatori, dopo l’affascinante percorso educativo non sarà: "Da dove viene quel pezzetto di legno o di plastica?" Ma, piuttosto: "Cosa potrò farci?".
Stiamo parlando di rifiuti, di quelli che le aziende di solito buttano ma che in moltissimi casi possono diventare le "lavagne" e i "quaderni" di grandi e piccini per studiare la materia del riuso. Dai rifiuti, in questi mesi di attività, tremila fra bambini di scolaresche, oratori, e loro insegnanti hanno realizzato quadri, sculture, bassorilievi e persino filmati. Questo l’intento del centro, aperto dalla primavera scorsa e che venerdì sarà inaugurato ufficialmente con un evento che permetterà a chiunque di diventare artista del riuso, ascoltando musica e incontrando artisti.
L’evento è stato scelto da Regione Lombardia come progetto d’eccellenza e inserito nelle iniziative della Settimana Europea della Cooperazione Territoriale della Commissione Europea ed è stato presentato questa mattina dal Vicepresidente e Assessore a Tutela ambientale, Ecologia ed Energia della Provincia di Varese Luca Marsico (a sinistra nella foto sopra).
«Finalmente ci siamo – ha dichiarato Marsico – . Dopo averlo atteso e introdotto con una serie di iniziative, oggi possiamo dire che ReMida è arrivato con un appuntamento di grande importanza, ovvero l’apertura del Centro di ricerca creativa qui a Chiostro. Provincia di Varese sulle tematiche rifiuti, materiali di riciclo e riduzione dei rifiuti sta lavorando da anni con risultati più che eccellenti. Lo dimostra il 61% di differenziata ed è anche grazie a queste iniziative che riusciremo ad arrivare al 65% prefissato come obiettivo. Altro traguardo che vogliamo raggiungere è la riduzione della produzione rifiuti procapite del 3%. Tornando invece al ReMida, devo dire che uno dei valori aggiunti è il coinvolgimento dei bambini e delle famiglie, ai quali, grazie ai laboratori e alle iniziative che caratterizzeranno questo centro, arriveranno messaggi e informazioni importanti per creare una corretta cultura riguardo a differenziata, riciclo, riuso e riduzione dei rifiuti e materiali di scarto. Concludo dicendo che tutto questo non sarebbe stato possibile senza la Provincia di Varese».

«La giornata di apertura sarà ricca di eventi – ha illustrato Marco Quilici (nella foto sopra, a destra), uno dei responsabili del centro e dell’Associazione di Promozione Sociale AltreMenti. A partire dalle 16.30 e fino alle 24, insegnanti, studenti, rappresentati di enti locali, imprese, associazioni, ma anche famiglie e cittadini, esperti in design, artisti, ecc., potranno liberamente partecipare all’evento dove sono previste: visite guidate ai nuovi spazi del Centro ReMida e la sperimentazione dei nuovi laboratori di riuso creativo per bambini, ragazzi e famiglie; la presentazione del contest di eco – design “quattroerre”, un concorso per studenti, artisti, designer che presentino oggetti di uso comune e prototipi originali realizzati con materiale di scarto; i saluti delle autorità che coordinano il progetto; la realizzazione di un’installazione artistica collettiva con i materiali del centro ReMida curata dai presenti con il supporto di alcuni artisti locali; ReMida eco – dj set con musica e performance artistiche sviluppate con i materiali ReMida.
Negli spazi del chiostro saranno inoltre presenti spazi espositivi delle altre iniziative dei partner di MODUS RICICLANDI.

Cos’è ReMida
re mida
ReMida è un progetto culturale che rappresenta unmodo nuovo, ottimistico propositivo di vivere l’ecologia e di "costruire il cambiamento" valorizzando i materiali di scarto, i prodotti non perfetti e gli oggetti senza valore, per accedere all’idea di nuove possibilità di comunicazione e creatività in una nuova logica di rispetto dell’oggetto, dell’ambiente, dell’Uomo.
Il centro di ricerca creativa offre materiali alternativi e non convenzionali, ricavati dalle rimanenze e dagli scarti industriali e commerciali, fino ai prodotti naturali; parecchie tonnellate di materiali di scarto vengono ridistribuite gratuitamente alle scuole, enti e Istituzioni perché ne reinventino usi e significati attraverso progetti mirati.
Il progetto, dell’Istituzione Scuole e Nidi d’Infanzia del Comune di Reggio Emilia, di Iren Emilia e gestito dall’Associazione Amici di Reggio Children, si è diffuso in Italia e nel mondo, tessendo una rete interculturale dove si scambiano idee, progetti ed esperienze, dall’Europa fino all’Australia.
ReMida promuove e organizza laboratori di didattica animata in sede e nel territorio, corsi di formazione per docenti e adulti, allestimenti di mostre, conferenze e seminari su tematiche ambientali, artistiche e scientifiche.

Gli spazi:
l’Emporio, il cuore di ReMida, dove avviene la scelta e la distribuzione dei materiali a favore di coloro che decidono di perseguire esperienze educative, didattiche o culturali utilizzando nelle proprie attività i materiali di scarto aziendali. L’emporio è quindi una specie di “piazza” di ReMida, luogo di incontro e di scambi esperienziali oltre che luogo di prima ideazione e progettazione;
il Laboratorio, spazio nel quale è presente un’officina creativa che offre possibilità di approccio e di prima conoscenza dei materiali di scarto all’utenza. Nel laboratorio si svolgono attività didattiche e formative che presentano il carattere dell’apprendimento attivo, dell’imparare facendo. Il laboratorio è quindi lo spazio principe per sviluppare attività con le scuole e gli adulti attraverso attività di formazione ma anche uno spazio libero ove si possono sperimentare e ideare itinerari creativi rivolti alle famiglie o a gruppi informali;
l’Esploratorio, una serie di attività dedicate a sperimentare esperienze con i materiali in rapporto alla luce, il suono, la gravità, le dimensioni, ecc.:
Luci ed ombre: lo spazio luci ed ombre è un luogo buio all’interno del quale si sperimentano una serie di attività legate alla luce, alla penombra, alle ombre e alla rifrazione della luce in relazione a materiali diversi;
Spazio scoperte: la zona delle scoperte prevede un luogo dove poter effettuare libere sperimentazioni intorno ad alcuni temi quali la forza di gravità (Magnetik), l’utilizzo di nuove tecnologie (Pixelab) e l’individuazione di sonorità diverse provenienti dai materiali contenuti nel Centro (DoReMida);
Specchio riflesso: esperienza con l’utilizzo dei materiali in relazione ad una serie di specchi posizionati intorno, sopra e sotto chi sperimenta;
Il cantiere: lo spazio cantiere è il luogo della libera sperimentazione sulle forme, le dimensioni e le proprietà dei materiali all’interno di un processo ideativo e costruttivo;
Il Documentario, dove si possono trovare materiali informativi (opuscoli, pubblicazioni, ecc.), e dove si costruirà l’archivio delle attività svolte sia nel centro, sia nel territorio;

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Settembre 2012
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