Il futuro è già in città: la Smartcity piace a commercianti e artigiani

Alle Ville Ponti una giornata sul trasferimento tecnologico alle imprese. Cruciale il ruolo di Camera di Commercio: «Abbiamo voluto trasferire un concetto di innovazione che si coniughi con le attività tradizionali»

Tradizione e innovazione possono andare d’accordo, generare nuovi percorsi imprenditoriali e indicare percorsi inediti dove pubblico e privato si incontrano. La giornata alle Ville Ponti ( “I venti dell’Innovazione” appuntamento mensile organizzato a un anno a questa parte dalla Camera di Commercio di Varese) è stato, in quel senso, un vero banco di prova. Sei case history dove il rapporto tra ente camerale, associazioni di categoria, enti locali, università e imprenditori, soprattutto piccoli,  è già una realtà. «Abbiamo voluto trasferire un concetto di innovazione – ha spiegato Mauro Temperelli, segretario generale dellaCamera di Commercio – che si coniughi con le attività tradizionali. Per farlo abbiamo avvicinato il mondo universitario a quello di commercianti e artigiani per far sì che la tecnologia esca dai laboratori degli atenei e venga messa al servizio delle stesse attività imprenditoriali». Anche questa è una forma di rete e l’ente camerale da tempo sta spingendo in questa direzione.
(foto sopra: Mauro Mezzenzana del Lab#Id della Liuc mentre mostra lo speciale Pos)

IL FUTURO SI CHIAMA EXPO – La strategia dei 15 Duc, distretti urbani del commercio, presentati da Rudy Collini (vicepresidente del distretto di Busto Arsizio) guarda già in modo operativo all’Expo 2015. «Tra Malpensa e Milano – ha detto Collini – la prima fermata è Busto Arsizio è quindi chiaro che il distretto sarà determinante nel cogliere tutte le opportunità dell’Expo. Per farlo ci vuole coraggio: da una parte ragionare come rete dove il concorrente diventa alleato e dall’altra uscire dai confini territoriali, affermando la nostra qualità e voglia di crescere».

IL MIO PRODOTTO NON È COME GLI ALTRI – La strategia per un imprenditore è fondamentale perché gli permette, se ben calibrata, di anticipare le mosse dei competitor. Daniele Thiella, patron della Dunkell, società che distribuisce cosmetici, dopo anni passati a fare l’agente per varie case produttrici, ha deciso di cambiare rotta quando il margine di guadagno non giustificava più lo sforzo economico sostenuto dalla sua agenzia. L’innovazione in questo caso è stata nel rapporto con il cliente e nell’immagine del prodotto. «La svolta – ha spiegato Thiella – è arrivata nel momento in cui ho capito che il mio cliente doveva diventare il mio distributore e quindi partner e il prodotto doveva distinguersi dagli altri».

LA REALTA’ AUMENTATA È GIA’ REALTA’ – Per molto tempo, sbagliando, si è identificata l’innovazione con lo strumento tecnologico. Niente di più falso. Si possono avere mille computer a disposizione ed essere dannatamente old, cioè vecchi. La differenza la fanno sempre le idee e, nel caso della Magoot snc, l’uso creativo che si fa della tecnologia ad esempio nel campo del marketing e della pubblicità. La dimostrazione fatta da Mauro Volonteri e Luigi Gobbato, che ha scatenato l’entusiasmo dei presenti, si basa sul concetto di «realtà aumentata», una tecnologia innovativa che trasforma una comune webcam in un dispositivo di input in grado di generare un’interattività multimediale. Una brochure, una pagina pubblicitaria, un packaging, un prodotto, persino una persona possono così dare luogo ad animazioni virtuali aumentando la realtà e ingenerando stupore nell’utente.

ARTIGIANO SOLARE – Se si parla di tradizione non si puo’ non pensare agli artigiani. Il caso di Santolo Saporito di Risorse Solari srl è perfetto per rappresentare questo connubio. L’artigiano di Lozza specializzato in caldaie e impianti termici ha messo insieme la sua passione per il risparmio energetico con il vecchio mestiere. Un esempio sono i lampioni che si vedono nei quartieri antichi delle città, a cui Saporito, mantenendola classica forma, ha applicato un sistema di alimentazione a energia solare. Il successo del lampione fotovoltaico è stato immediato. 

PAGARE CON SICUREZZA – Le università sono un grande catalizzatore di innovazione. Il Lab#ID della Liuc di Castellanza ha presentato il progetto SmartCity basato su sistemi Nfc (Near Field Communication), tecnologia che consente in modalità contact less di effettuare pagamenti in modalità sicura e veloce. Questo sistema permette infatti di pagare piccoli importi (fino a 25 euro) senza utilizzare il contante, semplicemente appoggiando la carta sullo speciale terminale pos, senza digitare il pin o dover firmare la ricevuta. A Varese hanno aderito già quaranta negozi, tra cui il fiorista Corvi e la catena Benetton che ha cinque punti vendita.  I distributori di caffé dell’ateneo di Castellanza già funzionano così. «Il pagamento con carta credito è in aumento – ha concluso Gualtiero Caudera , manager shop Benetton varesini– solo tre anni fa ervamo solo al 40% oggi siamo al 70 %. Un sistema integrato come questo puo’ essere fondamentale per aumentare la fiducia del cliente che ha paura della clonazione della carta e puo’ anche attrarre nuova clientela dal Canton Ticino».

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Pubblicato il 21 Settembre 2012
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