Tremano le poltrone di Avt e Aspem Reti

Il comune ha chiesto un parere alla corte dei conti ma sembra che le recenti nomine dovranno essere rifatte per effetto della legge sulla spending review

Tremano le poltrone dei manager nominati dalla politica. Il comune di Varese ha chiesto lumi alla corte dei conti, perché a luglio ha nominato i due presidenti delle società comunali, Avt e Aspem Reti, poche ore prima dell’entrata in vigore della legge sulla spending review. Il tenore del quesito è semplice. Anche Avt e Aspem Reti si devono conformare alla cura dimagrante di poltrone imposta alle società pubbliche dal governo Monti? In realtà, a sentire i tecnici di Palazzo Estense la risposta sarebbe scontata. Le due società devono dimagrire. A questo punto, se la Corte confermerà questa impostazione si apre un problema politico non da poco.

Di questo si è discusso oggi nella riunione di giunta comunale, che ha affrontato il punto con una relazione del sindaco Attilio Fontana.
«La decisione sarà affidata di certo a un passaggio politico» spiega il vicesindaco Carlo Baroni (Pdl). Tradotto. Dovremo trovare un accordo. Le ipotesi a termini di legge sono due. I consigli di amministrazione devono ridursi tra 5 a 3 membri, e almeno due persone devono essere dipendenti comunali. Tuttavia, non è facile trovare un dipendente che accetti la nomina, poiché le responsabilità sono tante ma i soldi pochi (non vanno infatti nel loro stipendio, ma nel fondo complessivo dei dipendenti, il lavoratore così si trova aumentato il tetto tassabile della remunerazione, ma chi ne beneficia sono i colleghi). 

In alternativa Palazzo Estense dovrebbe nominare un amministratore unico
, altra ipotesi concessa dalla legge, ma nelle aziende in questione c’è già un direttore generale. Insomma qualcuno si deve fare più in là. Avt ha in questo momento un vertice già nominato mentre quello di Aspem Reti è tecnicamente prorogato. Il problema è tutto politico, perché volendo risparmiare soldi non c’è molto da stare a sottilizzare. Tuttavia nel ristretto mondo della politica dei partiti, le nomine nelle società comunali sono un punto di orgoglio e non solo. Il presidente di Avt è Maurizio Marino (foto sotto), quello di Aspem reti è Ciro Calemme (foto sopra), entrambi sono esponenti dei laici del Pdl, corrente che nei mesi scorsi ha messo sotto tiro la Lega, in particolare sul pgt, facendo capire che chi tocca i suoi uomini rischia di far saltare il banco.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Settembre 2012
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