Maori, ponti e strategia: un gioco made in Varese tra i migliori d’Italia

Si chiama Tohunga e ad inventarlo è stato Alberto Vis, 36 anni, ingegnere, sposato e padre di quattro figli: è arrivato tra i primi 60 del Premio Archimede 2012

Un gioco di strategia “made in Varese” tra le migliori nuove proposte italiane. Si chiama Tohunga e ad inventarlo è stato Alberto Vis, 36 anni, ingegnere, sposato e padre di quattro figli (tre dei quali gemelli che hanno da pochissimo compiuto un anno). Si è piazzato tra i primi 60 in finale al Premio Archimede 2012, le cui premiazioni si sono svolte all’Istituto d’Arte Guggenheim di Venezia lo scorso venerdì 28 settembre. Un buon risultato per un neofita, soprattutto tenendo conto che il gioco è stato inventato nel (poco) tempo libero, tra gli impegni di lavoro e quelli famigliari: ci hanno provato in tantissimi, ma solo i migliori 66 sono stati selezionati per la finalissima, vinta per la cronaca da Marco Polo di Daniele Tascini e Simone Luciani, davanti a Romanesque dello stesso Luciani con Paolo Mori e Beekeeper di Nestore Mangone.

Il gioco di Alberto Vis è ambientato alla fine del XII secolo in un’Oceania incontaminata abitata dai maori: lo scopo è occupare più spazio possibile con la propria tribù, sfruttando le peculiarità attribuite ad ogni gruppo e approfittando delle debolezze degli altri. Si possono fare alleanze, cominciare guerre, pescare, costruire ponti per raggiungere le isole vicine e accrescere le proprie ricchezze. Il tutto con strategia degna del miglior giocatore di Risiko. Ogni giocatore ha una tribù di Maori che deve condurre attraverso una mappa raffigurante un "paesaggio" polinesiano: per riuscire nell’intento, con l’aiuto di dadi e carte, dovrà costruire i ponti necessari per potersi spostare da un’isola all’altra, stando attento agli attacchi delle altre tribù.

Ad aiutarlo nella realizzazione del gioco tanti amici (Matteo Astuti su tutti) e la moglie Laura. Arrivare in finale e ricevere i complimenti di mostri sacri come Leo Colovini, autore di giochi più famoso in Italia, è stato un successone, tant’è che Vis ha già deciso di riprovarci, abbandonando guerra e ponti, per passare ad ambienti più famigliari…

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Ottobre 2012
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