L’allargamento della tintoria surriscalda la politica

Dopo un'assemblea critica e la presentazione di un ordine del giorno dell'ex assessore Buso, il sindaco Leorato convoca un'assemblea pubblica e un consiglio comunale per discutere della vicenda

L’allargamento della "Tmr Cederna Spa" di Cimbro, complessivamente preventivato in 10mila metri quadrati, sta surriscaldando il clima politico vergiatese. Dopo l’assemblea del "comitato" che protesta contro la scelta di concedere il via libera all’azienda tessile, il sindaco ha convocato d’urgenza un’assemblea pubblica e un consiglio comunale per discutere pubblicamente e ufficialmente della questione.
Ad agitare gli animi è stata l’assemblea del 24 ottobre al circolo di Cuirone dove si sono riuniti un gruppo di cittadini per protestare contro l’ipotesi di allargamento dell’azienda in territorio di Cimbro, via Stazione/via Lunga. Portatore delle istanze "anti allargamento" se ne è fatto l‘ex assessore della giunta leghista Maffioli, il consigliere Maurizio Buso, che ha presentato un ordine del giorno ad hoc al Consiglio Comunale per discutere della vicenda.
Tanto è bastato al sindaco Leorato per prendere di petto la questione e imporre una discussione pubblica e istituzionale su quanto sta accadendo. Per questo il sindaco ha convocato un’assemblea pubblica presso il centro sociale di Cimbro per il prossimo 6 novembre alle ore 18 al quale farà seguito un Consiglio Comunale, alle ore 21, che avrà come unico punto all’ordine del giorno.

L’intento di Leorato, che questa mattina ha convocato una conferenza stampa per spiegare le tappe della vicenda, è quello di «fornire tutte le informazioni ufficiali – spiega – affinché ognuno possa prendere una posizione informata».
La ricostruzione del sindaco mira a far emergere alcune questioni: la prima è la continuità della sua azione con quella della precedente amministrazione, la seconda è l’opportunità che il paese potrà trarre dall’intervento ed, infine, la trasparenza che la sua amministrazione sta adottando nelle pratiche relative alla richiesta presentata da Tmr. Sono, naturalmente, tutti i punti che sono stati sollevati durante l’assemblea "contro" al circolo di Cuirone.

Sulla questione della continuità il sindaco fa affidamento ai documenti che certificano gli incontri tra l’amministrazione Maffioli e l’azienda successivi al 2009, quando cominciava a delinearsi la richiesta della Tmr. Dai documenti emerge come già allora ci fosse un’interlocuzione avanzata tra gli amministratori e l’azienda per cercare di trovare un’intesa tra le richieste degli uni e degli altri. E proprio sulla base dell’accettazione di queste richieste il sindaco Leorato spiega di aver concesso un primissimo via libera al procedimento di verifica della reale fattibilità dell’operazione.
Consultato, l’ex sindaco Maffioli, nega però questa posizione e spiega: «con Tmr abbiamo avuto dei contatti ma non si è mai arrivati a nulla di concreto perché noi siamo sempre stati contro l’intervento. L’ampliamento si inserisce in un contesto urbano è potrebbe impattare eccessivamente. Infatti lo sportello unico è stato aperto da questa nuova amministrazione».
Sta di fatto che l’attuale sindaco Leorato spiega di essersi rifatto alle richieste della precedente amministrazione e su questa base ha aperto la discussione con l’azienda.
A motivare la necessità di prendere questa decisione sono, secondo il sindaco, i benefici che Vergiate ne potrebbe trarre: «da questo intervento potremmo avere 3 risultati che sono irripetibili – spiega Leorato: innanzitutto l’azienda si farebbe carico di un intervento da 2,5 milioni di euro sul depuratore comunale che altrimenti andrà fatto dal comune che però questi soldi non li ha; in secondo luogo ci sarebbe una ricaduta importanti in termini di oneri di urbanizzazioni e opere viabilistiche connesse e, soprattutto, riusciremmo a mantener sul territorio un’azienda che in periodo di crisi economica sceglie di allargarsi e annuncia di voler portare dagli attuali 35 a 75 dipendenti».

Infine ci sono le tappe dell’avanzamento delle pratiche burocratiche sul quale il sindaco vuole informare esattamente lo stato di attuazione. Attualmente sulla richiesta dell’azienda è in atto una Valutazione Ambientale Strategica, la procedura per valutare gli effetti ambientali dei piani o dei programmi, prima della loro approvazione. Lo scorso 6 settembre il comune aveva convocato la conferenza dei servizi, alla quale hanno partecipato Parco del Ticino, Asl, Arpa, provincia di Varese e Comune di Arsago. Da questi soggetti, e dall’amministrazione vergiatese stessa, è emersa la necessità di aprire una procedura più approfondita sulle eventuali conseguenze ambientali dell’allargamento e dunque la necessità di fare la Vas. E questo, attualmente, è lo stato delle decisioni: solo con il risultato della valutazione ambientale si deciderà se procedere o meno all’operazione.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Ottobre 2012
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